Ravenna, 4 gennaio 2019 – Ha venduto la casa e ha dovuto pagare oltre 52.000 euro di multe per aver dimenticato di rinnovare i permessi di transito e di carico e scarico in zona a traffico limitato a Ravenna. Con l’estinzione del debito si è conclusa una vicenda iniziata nel 2009 e che ha avuto come protagonista una commerciante con un’attività in centro storico per oltre 15 anni. Nel 2009 dimentica di rinnovare i permessi. Ed è solo l’inizio di una storia ai limiti del paradosso che, tra sanzioni, notifiche arrivate a distanza di mesi, equivoci e ritardi, ha portato l’ammontare delle sanzioni iniziali a lievitare al punto da oltrepassare i 50.000 euro. «Nel 2018 – racconta la donna – ho iniziato a pagare con rate mensili. La prima di 1.534 euro, le successive di poco più di 1000 euro. E ho pagato per alcuni mesi. A dicembre ho venduto la mia casa che, a causa di questa vicenda, era ipotecata. A quel punto ho dovuto estinguere il debito tutto in una volta. Il 12 dicembre ho firmato il rogito e lo stesso giorno si è presentata una dipendente dell’agenzia delle entrate per ritirare un assegno pari a 52.295 euro e 76 centesimi. In realtà la cifra iniziale era di 47.859 euro e 24 centesimi a cui sono state aggiunte le spese legali. In pratica ho dovuto dare all’Agenzia delle entrate metà di quello che ho ricevuto per la vendita della casa». Nel 2009, quando tutto è cominciato, la donna non pensava certo a un epilogo di questo tipo. Lavora in una via del centro a traffico limitato. «Lasciavo l’auto in un parcheggio poco lontano dalla mia attività – ricorda – quindi percorrevo quella strada in media quattro volte al giorno». La dimenticanza di quell’anno le costa cara, anche perché i primi verbali le vengono recapitati solo nel settembre di quell’anno, in due bustine separate e a distanza di pochi giorni, la prima con 100 verbali, l’altra con 113. Ognuno di 86 euro. A quel punto la donna si reca al comando della Polizia Municipale per chiedere come comportarsi. «Mi dissero – racconta – che se avessi rinnovato immediatamente i permessi i verbali sarebbero stati archiviati. Così mi sono tranquillizzata, ho rinnovato i permessi e non ci ho più pensato». Solo dopo parecchi mesi, quando lei è convinta che tutto sia risolto, le arrivano gli avvisi di pagamento con relative ingiunzioni. Nel frattempo la cifra, per il mancato pagamento e l’aggiunta di ulteriori spese, si è alzata a dismisura. La commerciante decide allora di rivolgersi a un avvocato. «Nel frattempo – conclude – le sanzioni che la Polizia municipale ci ha comunicato di aver depositato in giudizio di primo grado, non sono state più trovate». Il ricorso presentato dalla donna viene respinto e anche il successivo appello. Fino all’epilogo del mese scorso, con la vendita della casa e l’estinzione dell’intero debito.