Ravenna, condannati Giuseppe Musca e la moglie Susi. Assolto il figlio Nicola

Per il capofamiglia una pena di 10 anni e sei mesi (il pm ne aveva chiesti 15): 8 per la moglie Susi (invece di 13) L’accusa era di bancarotta fraudolenta

L’avvocato Domenico di Terlizzi e Giuseppe Musca (Zani)

L’avvocato Domenico di Terlizzi e Giuseppe Musca (Zani)

Ravenna, 24 settembre 2018 – Giuseppe Musca è stato condannato a 10 anni e sei mesi, la moglie Susi Ghiselli a 8 anni: assolto invece il figlio Nicola.

Questa la sentenza di uno dei processi più attesi dell’anno a Ravenna che vedeva sul banco degli imputati un’intera famiglia, ma soprattutto il conosciutissimo capofamiglia Giuseppe, già vicesindaco di Ravenna negli anni Ottanta. L’accusa era di bancarotta fraudolenta. L’indagine della Guardia di Finanza ruotava attorno al fallimento di tre note società: Arca, Asa e la concessionaria Romauto, il tutto per uno stato passivo di 33 milioni di euro. Ruolo principale dell’inchiesta lo ricopriva anche l’Hotel Mattei; i magistrati hanno sempre sostenuto che «solo il 40% del mutuo concesso dalla banca fu utilizzato per l’albergo» e avevano complessivamente parlato di «Operazioni finanziarie scellerate».

I pm Lucrezia Ciriello e Monica Gargiulo avevano chiesto 15 anni per Giuseppe, 13 per Susi e 7 per Nicola, al termine di una requisitoria durata cinque ore e mezza.