Tragedia della Gokbel, chiusa l'indagine

Naufragio davanti al porto, per la Procura furono responsabili i comandanti di entrambe le navi

Il relitto della Gokbel

Il relitto della Gokbel

Ravenna, 22 gennaio 2016 - La Procura ha notificato un avviso di conclusione indagine per naufragio colposo e omicidio plurimo colposo ai legali del comandante siriano della ''Lady Aziza'', la motonave battente bandiera del Belize che la mattina del 28 dicembre 2014 mentre si allontanava dal porto in condizioni di mare molto mosso e di scarsa visibilità sia per una fitta nevicata in corso che per vari banchi di nebbia, andò a collidere contro il mercantile turco ''Gokbel'' affondandolo in pochi minuti.

L'inchiesta, coordinata dai Pm Alessandro Mancini e Stefano Stargiotti, ha appurato che la ''Lady Aziza'' con la prua andò a sbattere contro la murata di sinistra della Gokbel, che stava invece procedendo verso le banchine portuali, creandole una falla che la fece inabissare. Per i Pm ci fu un concorso di colpa, per inadeguata vigilanza, con il comandante turco, morto in mare assieme ad altri cinque uomini della sua ciurma (un corpo è ancora disperso), mentre altri cinque furono salvati.

I nove siriani sull'altra nave, tutt'ora sotto sequestro conservativo nell'ambito del contenzioso civilistico apertosi per i risarcimenti, uscirono illesi dall'incidente.

La Procura non ha tratteggiato altri profili di responsabilità penale: né tra gli ufficiali delle due motonavi, indagati in prima battuta, né tra il personale amministrativo o di soccorso del porto ravennate. Al momento il comandante siriano non risulta più essere in Italia; mentre per quello turco, in quanto deceduto il contestato reato è automaticamente estinto.

Dal punto di vista penale, resta ancora da vagliare la querela per omissione di soccorso che i familiari di uno dei marittimi morti depositarono a suo tempo contro il comandante siriano.