"Negato nome di una piazza a martire istriana"

Polemica a Bagnacavallo: no del consiglio comunale alla richiesta della Lega di intitolare a Norma Cossetto l’area dell’ex mercato coperto

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"Durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Bagnacavallo, un gruppo di minoranza ha proposto di intitolare la piazza del Mercato Coperto, attualmente in corso di riqualificazione, alla martire istriana 23enne Norma Cossetto, infoibata nel 1943. Non mi spiego per quale motivo la proposta sia stata rifiutata". A parlare è Pietro Luigi Crasti, il cui nonno fu un martire istriano a cui è stata assegnata la medaglia d’oro, riferendosi alla seduta in cui la Lega ha proposto l’intitolazione della nuova piazza alla giovane martire. "Il sindaco Eleonora Proni – prosegue Crasti – ha dato lettura di una lettera ricevuta da una non precisata associazione di familiari delle vittime delle foibe che si dichiarava non d’accordo con l’intitolazione proposta. Dopo di che la maggioranza ha bocciato la proposta della Lega, ma a mio avviso ciò è successo in quanto la questione è stata posta in modo poco chiaro, senza dire di che associazione si trattasse e a chi facesse riferimento". E così Crasti ha inviato una lettera aperta al sindaco Proni per avere chiarimenti su quanto accaduto.

Ieri è intervenuta anche la Lega, che in una nota afferma: "Il Pd rifiuta di rendere onore alle vittime degli eccidi del regime: nel 2021 si può ancora negare la Storia? La nostra proposta voleva essere una sintesi delle giornate della festa della donna e del ricordo delle vittime delle foibe appena celebrate: la prima in ogni forma possibile fino a piegare la grammatica italiana nel manualetto del ‘linguaggio di genere’, la seconda scivolata via nel più totale silenzio da parte dell’amministrazione locale. Sinceramente pensavamo che non si dovesse discutere sulla storia delle foibe, ma sull’opportunità di rendere anche a Bagnacavallo, dopo quanto già avvenuto a Lugo, finalmente giustizia a chi perse la vita in un eccidio fin troppo nascosto".

Dal canto suo, il sindaco Proni ha affermato: "La proposta della Lega è stata respinta unicamente perché la questione è stata posta in modo strumentale. Il tema della memoria e del ricordo di tutte le vittime è presente e molto caro alla nostra amministrazione comunale. Intitolare o meno, e decidere che cosa (una strada, una piazza, un mercato, un parco) deve essere però frutto di un percorso approfondito, condiviso, portato a conoscenza della città. Ogni proposta che va nella direzione di arricchire la conoscenza storica e fare memoria è più che ben accetta. Sono tanti i momenti e le occasioni a questo dedicati; non molto tempo fa abbiamo ad esempio organizzato una serata per ragionare sulla toponomastica e la contemporaneità. Se l’intento è quello di ricordare, studiare, portare a conoscenza la tragedia delle foibe le porte sono assolutamente aperte. Siamo invece contrari – conclude Eleonora Proni – all’ennesimo pretesto per forzare le cose e fornire ricostruzioni non veritiere del dibattito avvenuto".

l.m.