
Negli anni Sessanta i primi razzi antigrandine
Nel 1965 entrò a regime l’iniziativa del Centro nazionale per la Fisica dell’Atmosfera finalizzata a ricerche sulle avversità atmosferiche, in particolare la grandine, e sui mezzi adeguati per difendere le colture agricole. Questo aspetto operativo era svolto a livello sperimentale nella zona di Castel Bolognese dove presso molti agricoltori erano attive le rampe per i razzi antigrandine, finalizzati a esplodere all’interno delle nubi. Successivamente gli agricoltori si associarono nel Consorzio antìgrandine faentino che nel 1971 si dotò anche di rilevatori elettronici delle nubi grandinigene.
A cura di Carlo Raggi
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