Nel 2022 è boom del mercato immobiliare

Savorani: "Il nostro gruppo ha chiuso molto bene il 2021. Ravenna rispetto alle altre città dell’Emilia-Romagna ha potenzialità incredibili"

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Sarà stata la pandemia, che ha ridato centralità alla nostra casa e ne ha evidenziato anche i limiti. O forse sarà la voglia di ricominciare, di cambiare, o ancora la sensazione di solidità del mattone in questo periodo in cui tutto sembra precario e volubile. Comunque la si guardi, è un fatto: il mercato immobiliare sta volando.

Il boom è nazionale, ma "Ravenna rispetto alle altre città dell’Emilia-Romagna ha potenzialità incredibili" sostiene Fabrizio Savorani, titolare del gruppo Savorani nonché esperto del settore turistico per Fimaa Confcommercio, federazione italiana mediatori agenti d’affari.

I motivi a suo dire sono molteplici: "Ci sono sviluppi interessanti sia nella zona sud che in quella nord, c’è la Darsena che diventerà estremamente interessate: ci sono parecchi progetti in ballo e la città ha l’opportunità di cambiare faccia. Inoltre col terminal crociere si creerà un movimento turistico positivo, e questo porterà alla nascita di ristoranti, bar e alberghi".

Savorani snocciola un po’ di numeri: "Il nostro gruppo ha chiuso il 2021 con un +43% rispetto al 2020, e già nel 2020 c’era stato un aumento del 12-13% rispetto al 2019".

Continua: "Il 2022 è già partito con un incremento del 10-15% rispetto ai primi tre mesi del 2021. La gente, anche a livello psicologico, è più attratta dal mattone che da investimenti più volatili come la borsa. Dopo il Covid il mercato è ripartito e neanche noi ce lo aspettavamo. La gente è stanca di appartamenti piccoli, chi lavora in smart working cerca casa al mare o in posti legati a natura e turismo".

Secondo Ivano Venturini, presidente regionale e provinciale di Fimaa Confcommercio, la pandemia ha contribuito moltissimo.

"Durante il lockdown – spiega – da una parte c’è stato un risparmio, dall’altra ci siamo accorti che le nostre case non erano né tecnologicamente adeguate né il posto ideale in cui passare mesi e mesi. E quando si è riaperto il mercato la gente ha provato a cambiarle. I clienti cercano una camera in più, uno spazio esterno come un balcone o un giardino. C’è stato un aumento della richiesta sui lidi e in campagna, c’è stato il 110% e nel frattempo i tassi dei mutui sono rimasti bassi. Tutto questo ha spinto i privati a comprare. Ora la domanda di case supera l’offerta, e anche il mercato degli affitti è saturo".

Del resto, con la crisi iniziata nel 2008, di case non se ne sono praticamente costruite più. "Manca un’offerta adeguata – commenta anche Pierluigi Fabbri, contitolare dell’agenzia Studio Effe e presidente di Fimaa Ravenna –. La domanda è diventata più esigente, e dopo la crisi del 20092010 per una decina d’anni non si è costruito".

Il mercato, però, grazie alla domanda costituita soprattutto da coppie e famiglie finora in affitto, si sta muovendo: "Tanti cercano casa, sia in città che in periferia – aggiunge Fabbri – e anche nel forese, nelle frazioni attorno a Ravenna. Anche qui, però, l’offerta di case recenti è poca, si trovano più abitazioni vecchie da ristrutturare: ma c’è l’ostacolo dei costi per i cantieri, con le imprese che sono già sature di lavoro".

Sara Servadei