Come diceva il vecchio Shakespeare? Molto rumore per nulla. Ed è così che la notizia del ventilato trasferimento del rigassificatore di Vado Ligure a Ravenna (dove si sarebbe aggiunto a quello già in costruzione) è svanita poco dopo la nascita. Venerdì sera è stato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria nonché commissario straordinario di Governo per la realizzazione dell’opera, a escludere che la nave rigassificatrice Golar Tundra attualmente a Piombino possa essere trasferita a Ravenna anziché a Vado Ligure. E lo ha fatto usando parole nette togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: "Al Pd – ha detto – ricordo che è stato lo stesso ministro dell’Ambiente a smentire l’ipotesi di spostare il rigassificatore di Vado Ligure nell’Adriatico".
Capitolo chiuso quindi, con un sospiro di sollievo a Ravenna, che si era trovata trascinata in questa vicenda dal quotidiano ‘la Repubblica’, che parlava della disponibilità della nostra città ad accogliere il rigassificatore che nè Piombino nè Vado Ligure vogliono, con tanto di veementi proteste di comitati e residenti. Il quotidiano riportava anche le parole con cui il sindaco Michele De Pascale dichiarava "di non aver preclusioni al trasferimento a Ravenna". Tutto rapidamente smentito dal primo cittadino bizantino: "Se il Governo per ragioni tutte politiche vuole spostate il rigassificatore di Piombino in altra sede nel Tirreno lo faccia, ma la si smetta di tirare in ballo il nostro territorio senza alcun motivo". Prima delle parole che chiudono, si spera, la vicenda, era intervenuto anche Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che aveva ricordato che "La determinazione del Consiglio comunale di Ravenna è stata di esprimere "la contrarietà della città di Ravenna ad ospitare eventualmente e per qualsiasi sopraggiunta ragione la nave rigassificatrice Golar Tundra in aggiunta alla BW Singapore". Ma alla fine, solo tanto rumore per nulla.
a.d.