"No alla sala slot in via Granarolo Troppo vicina ad asilo e parco"

Faenza, la petizione di un gruppo di cittadini contro la nuova apertura oggi arriva in piazza della Libertà. L’ok del Comune dopo lo spostamento dell’ingresso per rientrare entro i 500 metri dai luoghi sensibili.

"No alla sala slot in via Granarolo  Troppo vicina ad asilo e parco"

"No alla sala slot in via Granarolo Troppo vicina ad asilo e parco"

Saranno presenti oggi in piazza della Libertà a Faenza i cittadini che hanno deciso di dare vita a una raccolta firme per opporsi all’apertura di un’estesa sala slot affacciata su via Granarolo. La petizione ha fatto il suo debutto in realtà alcuni giorni fa, all’esterno del complesso scolastico che raduna vari cicli d’istruzione e che sorge fra via Granarolo e via Ravegnana: in poche ore le firme raccolte sono state già duecento. L’opposizione dei cittadini della zona e dei genitori dei ragazzi che frequentano le scuole e le vicine strutture sportive, insomma, è forte: "Siamo preoccupati – spiega Stella Perroni, impegnata in prima fila nella raccolta firme –, in particolare dalla vicinanza di quell’eventuale sala slot alle scuole, ai campi da calcio, a luoghi insomma frequentati da dei minori, ma anche dai loro nonni, più anziani, che li accompagnano ogni giorno alle lezioni o agli allenamenti".

Non è solo la presenza della sala slot in sé a destare preoccupazione: "Tra i frequentatori di luoghi come quello ci sono individui affetti dalla dipendenza dal gioco, disturbo che spesso si accompagna anche ad altre dipendenze. Non abbiamo nulla contro persone di quel tipo, non puntiamo nessun dito, ma riteniamo che la loro presenza nelle vicinanze di scuole e impianti sportivi non sia opportuna". Per ‘vicinanze’ la legge regionale che disciplina la presenza sul territorio dei luoghi in cui si gioca d’azzardo intende distanze inferiori ai 500 metri. Proprio su questo sottile confine si è accesa la discussione in consiglio comunale: la giunta, a un’interrogazione di Alessio Grillini di Italia Viva, ha infatti spiegato come il gestore della sala slot avesse prima ricevuto un diniego alla richiesta di apertura, in quanto l’ingresso del locale sarebbe stato a 494 metri dall’entrata dell’asilo Sacro Cuore, mentre una successiva richiesta – con l’ingresso spostato su un’altra porzione dell’immobile, venti metri più in là – ha ricevuto il sì degli uffici comunali. "Faremmo un torto all’intelligenza di tutti se ci sentissimo rassicurati dal fatto che venti metri di distanza possano fare la differenza", osserva Stella Perroni. Non è solo il campo sportivo l’unico luogo sensibile delle vicinanze: come spiegato dal vicesindaco Andrea Fabbri, tuttavia, alcuni di questi sono rimasti esclusi dal conteggio per vari motivi: un non lontano luogo di culto risulta infatti attualmente chiuso al pubblico, mentre il parco pubblico Caltagirone era una semplice area verde, priva di intitolazione – e dunque non classificata come parco – fino a poco tempo fa. Nel mirino c’è però la distanza dal campo sportivo, sulla quale i promotori della raccolta firme nutrono dubbi: la giunta, in consiglio comunale, aveva precisato che proprio sul fronte dei luoghi d’aggregazione avrebbe fatto ulteriori verifiche. "Va poi fatto notare – conclude Perroni – che non lontano da quel luogo c’è un locale regolarmente mèta di giovanissimi, anche per eventi quali le feste di compleanno". I frequentatori di quella parte di città, insomma, sono decisi a dare battaglia su più fronti: è facile immaginare che nella giornata di oggi, complice la presenza in piazza, le firme raccolte aumenteranno in maniera significativa.

Filippo Donati