"Non usavamo le mascherine"

L’operatrice: "Continuavano a dire che i ’nonni’ stavano tutti bene"

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Il timore dei contagi, le mascherine, la gestione della grande emergenza Coronavirus.

Nei momenti più concitati al Giglio d’oro, dopo gli esiti positivi ai tamponi, Benedetta (nome di fantasia, ndr) c’era: da dipendente all’interno della struttura si è occupata degli anziani che lì dentro erano ospitati fino alla chiusura della comunità alloggio, avvenuta la sera del 24 aprile scorso.

Benedetta, quando sono emersi i primi casi all’interno della struttura?

"Attorno al periodo di Pasqua. Quando è stato organizzato il pranzo di Pasqua infatti, quello nel video che è stato mandato ai parenti degli ospiti della struttura, c’era già un caso sospetto".

Cosa pensa di quel pranzo?

"Che i gestori avevano preso la cosa molto alla leggera, convinti forse che all’interno della comunità alloggio non sarebbe successo niente".

Come è entrato il virus nella struttura?

"Io, ma anche altri, sospettiamo fortemente che sia stato portato da parenti entrati nella struttura".

Ma ai parenti non era vietato l’ingresso dopo l’emergenza Covid?

"Alcuni sono stati fatti entrare comunque, anche dopo lo stop. Venivano senza guanti e senza mascherina".

E anche i parenti di quel primo caso positivo sono entrati?

"Sì".

Dopo le prime positività è cambiato qualcosa nella modalità di gestione della struttura?

"Il clima era sempre lo stesso. Al piano superiore erano stati collocati alcuni ospiti positivi. Però c’era qualcun altro (non tra gli ospiti) che, pur essendo negativo al test, era stato a contatto con positivi e quindi doveva stare in quarantena, ma girava comunque dentro alla struttura senza protezioni".

Descrive una situazione molto grave. Come avete reagito voi operatori?

"Per noi è stato tutto assurdo. Ci siamo comprati le mascherine da soli perché all’inizio non c’erano, anche i guanti mancavano. E quando dall’Ausl sono arrivate le mascherine i gestori ci hanno detto che avremmo dovuto usare la stessa per tre giorni consecutivi. Alla fine le abbiamo comprate per i fatti nostri e ce le cambiavamo spesso, anche per tutelare gli anziani".

Prima che emergessero casi positivi utilizzavate le mascherine?

"No, e nemmeno i guanti".

In pochi giorni sono emersi molti contagi. Gli anziani erano agitati?

"Sì, molto. Gli ultimi rimasti nella struttura, tra cui alcuni poi rivelatisi positivi, avevano molta paura".

Alcuni non ce l’hanno fatta…

"No, purtroppo no. Ci siamo rimasti tutti molto male".

Anche prima dei contagi accertati nella struttura, quando del Covid si parlava molto a livello nazionale, gli anziani avevano dei timori?

"Sì. Ma al primo ricovero i gestori dissero a noi e a loro che l’ospite in questione non aveva niente, anche se poi emerse che invece era positiva al test. Non c’è stata chiarezza".

Ha avuto modo di parlare con alcuni dei parenti?

"So che alcuni hanno deciso di spostare i loro cari in altre strutture dopo quello che è successo, e li capisco".