
Una bambina testa subito i nuovi giochi
Nuovi giochi per i bambini e un museo all’aperto dedicato alla storia dell’apicoltura. Sono i due progetti per il giardino Venero Lombardi, nel parco della Punta degli orti, che sono stati presentati nei giorni scorsi.
Il primo riguarda la donazione di nuove attrezzature ludiche da parte dell’impresa edile Cmcf (Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza) che, in occasione del suo 75esimo anniversario dalla costituzione, ha voluto fare un regalo alla città donando due altalene e realizzando il camminamento in materiale inerte, che ben si combina con l’ambiente circostante, per facilitare l’accesso dei bambini alle attrezzature. "Abbiamo voluto fare un dono alla nostra città scegliendo di investire nel futuro, e quindi dedicando un nuovo spazio ai bambini – ha dichiarato il vicepresidente di Cmcf, Davide Gentilini –, che hanno particolarmente risentito, tra la pandemia Covid e le alluvioni che hanno colpito duramente la città, delle difficoltà degli ultimi anni. L’amministrazione comunale ci ha dato la possibilità di installare le attrezzature nel parco Punta degli Orti e di realizzare il percorso pedonale".
Il secondo progetto consiste nella realizzazione di un museo aperto dedicato alla storia dell’apicoltura e alla valorizzazione delle aree verdi del parco. È stato realizzato con il supporto di diversi partner: Garden Bulzaga, azienda del settore florovivaistico specializzata nella realizzazione di spazi verdi; Beeing, azienda faentina specializzata in progetti di sostenibilità aziendale e partner di Legambiente che produce sensori per il monitoraggio delle api; e cantina Vespignano, specializzata in vitigni locali. Il progetto prevede l’esposizione di alcuni modelli di arnie e la creazione di piccole aree verdi con piante adatte agli insetti impollinatori.
Nello specifico, sono state installate arnie (vuote e senza insetti, per scopi didattici): un’arnia ‘B-BOX Beeing’, con pareti trasparenti e sistema di accesso per le api; un’arnia Dadant; un’arnia ‘Top Bar’, per lasciare maggiore libertà alle api nella costruzione dei favi; l’arnia ‘bugno villico’, modello tradizionale in paglia; l’arnia ‘Tonelli’, a forma di cuore; e un ‘Bee Hotel’, nido per insetti impollinatori solitari.