Nuovo orario, storia vecchia Qui perdiamo il treno

di Marco Beneventi

È da pochi giorni entrato in vigore il nuovo orario ferroviario con moltissime novità estive per la Romagna, tranne come al solito per Ravenna. Per fortuna restano confermati i singoli collegamenti giornalieri con Genova (dalla quale però non è possibile ritornare senza cambi), con Milano e con Roma. Tutti gli altri treni hanno una buona frequenza ma sono limitati al massimo a Bologna, Rimini e Ferrara. Dal punto di vista infrastrutturale ci sarebbe sicuramente qualcosa da realizzare dal momento che a Ravenna nonostante l’estesa superficie, abbiamo solamente due stazioni, centrale e classe, quest’ultima tra l’altro dal 2015 decisamente depotenziata, mentre città vicine come Ferrara o Rimini hanno rispettivamente sette e cinque stazioni.

Per favorire l’utilizzo del treno, magari abbinato al servizio urbano degli autobus, da sempre si parla di realizzare fermate ferroviarie lungo le linee ferrate che attraversano Fornace Zarattini, Camerlona e la Pineta di classeMirabilandia, e ogni sindaco prima delle elezioni promette nuovi collegamenti puntualmente mai inseriti. Sarebbe utile ripristinare l’Intercity Lecce-Trieste che da tempo è stato dirottato a Bologna, si vorrebbe il treno per Firenze, ma gli unici collegamenti che raggiungono il capoluogo toscano avvengono in estate perchè l’unico collegamento invernale che c’era è stato eliminato da anni. In definitiva sarebbe sufficiente ripensare e prolungare percorsi attualmente spezzati, per ottenere qualcosa, come era stato fatto tempo fa con i collegamenti a lunga percorrenza citati prima.

Da Bologna partono frequentissimi treni per Verona e per tutto l’asse della via Emilia per arrivare fino a Torino (collegamento un tempo esistente). Da Ferrara ogni ora circa si parte per Venezia, ma allungando l’itinerario in estate un tempo si poteva raggiungere addirittura Vienna da Ravenna. Da Rimini si scende facilmente verso il sud del mare Adriatico mentre il collegamento che portava da Ravenna ad Ancona non esiste più. Resiste il treno giornaliero per Suzzara, ma con soli venti minuti in più di viaggio si potrebbe arrivare a Mantova. Per tutto questo servirebbe solo la volontà e allora...quando si parte?