La giunta cervese ha approvato il progetto definitivo per l’intervento di realizzazione della nuova sede di ‘Cervia Ambiente’ dopo la concessione di un finanziamento regionale di quasi 800.000 euro. L’intervento si inserisce nell’ambito dell’intervento più generale di realizzazione del nuovo Parco Urbano di Cervia-Milano Marittima, zona della Bassona e prevede la realizzazione di un fabbricato destinato alla ricerca, all’informazione e alla divulgazione di temi inerenti l’ambiente ed i cambiamenti climatici, che andrà a sostituire il complesso di manufatti esistenti, destinati ad ex-vivaio di proprietà del Comune. Il costo complessivo, a seguito dei necessari aggiornamenti progettuali e del nuovo prezzario regionale dovuto all’aumento generale dei beni e della difficile reperibilità, è stimato in circa 1 milione e mezzo di euro. Dopo il nulla osta arrivato ad agosto dal Parco del Delta del Po, ora manca poco per l’avvio dei lavori. L’intervento consiste, nello specifico, nella realizzazione di un edificio articolato su due livelli dedicato a studi, ricerche, divulgazioni e monitoraggio dei cambiamenti climatici e dei loro effetti su flora e fauna. Il locale sarà dotato di 13 posti auto in cemento drenante mentre non è prevista la realizzazione di nuove reti, ma gli impianti e i sistemi di smaltimento delle acque reflue previsti nel nuovo fabbricato si connetteranno ai servizi di rete già presenti. Nessuna nuova cementificazione quindi, ma rigenerazione dell’esistente tramite demolizione e ricostruzione dell’edificio.
Il progetto riguarda un percorso, avviato già da tempo dall’amministrazione, dedicato ad una maggiore attenzione verso il cambiamento climatico; la città di Cervia, inoltre, ha tutte le caratteristiche – data la sua posizione a sud - per essere un’area ‘sentinella’ del Parco del Delta del Po e dedicarsi allo studio degli effetti del cambiamento climatico su flora e fauna. ‘Cervia Ambiente’ nasce nel lontano 1973 all’interno dell’amministrazione comunale di Cervia durante la fase pionieristica degli interventi a difesa dell’ambiente, con il compito di organizzare l’omonimo premio e attività connesse. Comincia poi ad occuparsi di promuovere e attuare studi e ricerche, corsi di formazione e itinerari di educazione ambientale; di progettare, gestire e valorizzare l’uso compatibile dei beni e delle risorse ambientali; di istituire borse di studio e premi a favore di studenti e ricercatori; di curare attività editoriali e di costituire un centro di documentazione.
Ilaria Bedeschi