
Dopo un’altra notte un po’ agitata gli studenti tornano in aula e affrontano il test. La maggior parte dei ragazzi esce soddisfatta: "Non è andata male, difficoltà affrontabili".
Seconda prova d’esame tra ansie e sorrisi. Dopo la prima giornata, le tracce del tema erano comuni a tutti gli istituti, cambia lo scenario. A seconda degli indirizzi delle scuole, diverse erano le prove, dalla matematica alle lingue, all’economia. Al classico è uscito, per latino, il De Amicitia di Cicerone; lo studio di una funzione, con una citazione di Cartesio ai maturandi allo scientifico. Al linguistico per inglese un brano di Hilary Mantel; all’artistico la prova per le discipline audiovisive e multimediali s’ispira a La cura di Franco Battiato.
Tra i primi a terminare all’Einaudi c’è Giacomo Vincenzi dell’indirizzo scolastico ‘economia turismo’. "Posso dirmi soddisfatto – dice –. Alla fine era molto attinente a quanto avevo studiato durante l’anno e mi ero preparato bene anche per questo esame. Ci è stato chiesto di redigere un business plan di una start up in Sardegna. In questa prova ho provveduto a descrive dettagliatamente un progetto imprenditoriale, includendo obiettivi, strategie, analisi di mercato, previsioni finanziarie e piano operativo". Poco dopo ecco scendere le scale la studentessa Najoua Horcha. Racconta: "Ho scelto la prova di tipo C. Si trattava di sviluppare un progetto sociale per un servizio di assistenza alle mamme che soffrono ed hanno problemi nell’eccesso di alcool. Mi aspettavo una prova d’esame di questo tipo. Posso dirmi soddisfatta di quello che ho scritto, sono felice".
Emozioni e paure, anche tra gli alunni dell’istituto tecnico economico ‘Vittorio Bachelet’ nella sede di via Azzo Novello. Qui protagonista la lingua con le prove di inglese. Matteo Burini ha definito il test: "Fattibile per buona parte, in alcuni passaggi difficili. L’esame era suddiviso in due parti. La prima con risposte, ribadisco assai fattibili. Un discorso, in parte diverso, per la seconda domanda. In quel caso c’erano da redigere dei testi e sono riuscito a districarmi bene. Sono contento alla fine per quanto fatto. Sono fiducioso per l’esito finale della prova". Poco distante ecco l’alunno Nicolas Rossi: "Ero un po’ emozionato inizialmente, come è normale che sia. Poi dopo la lettura della traccia dell’esame ho proseguito senza problemi. Una prima parte era dedicata alla comprensione di un testo da sviluppare. Poi c’era un testo di una mail con un massimo di 300 parole, che doveva trattare sui benefici derivanti dall’attività fisica. Sono riuscito a fare una buona prova e sono contento".
Al liceo statale Carducci in via Porta Catena, Matilda Traversa che segue un indirizzo linguistico, racconta: "Posso dire di essere molto soddisfatta per questa prova d’esame. Si trattava di analizzare un testo in inglese con domande e risposte, poi un tema sul fast fashion, un modello di business nell’industria della moda che si concentra sulla produzione rapida e a basso costo di abbigliamento. Poi altre due prove che ho sviluppato senza problemi, tra cui una mail in risposta ad un amico raccontando i propri ricordi". Christian Rania prende la parola: "Posso dire di essemela cavata bene. Si doveva sviluppare un tema organizzativo, incentrato su temi antropologici e sociologici".