Oltre settanta corsi e laboratori per l’Università Bosi Maramotti

Dalla geopolitica all’arte, dall’archeologia alla storia della musica fino ai temi di attualità

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L’Università Bosi Maramotti torna a pieno regime e, per il 38esimo anno accademico, propone oltre 70 corsi, 13 conferenze e diversi laboratori. "L’idea della formazione permanente per adulti – spiega il presidente Guido Ceroni – è nata in un’epoca diversa da oggi. Considerando che i nostri studenti sono soprattutto adulti maturi, la pandemia ha segnato una forte battuta d’arresto. Ne siamo venuti fuori lo scorso anno quando abbiamo avuto 427 associati, contro i 301 del 202021, stagione in cui siamo riusciti a fare solo un semestre. Una bella differenza se si considera che prima del Covid gli associati erano 548. La voglia di socialità c’è ma anche la paura legata alle fragilità. Dopo tanti mesi passati a casa, molti si sono abituati a fruire della cultura in altri modi. La nostra scommessa, quest’anno, è di farli uscire di casa. Per questo abbiamo cercato di arricchire e diversificare ulteriormente il programma, per rispondere alle più diverse curiosità intellettuali". Il debutto è previsto per sabato 19 novembre con un incontro impegnativo a cura dell’ambasciatore ravennate Antonio Bandini, intitolato: "La peste e la guerra, verso un nuovo ordine o disordine internazionale". Un titolo scelto sei mesi fa che è ancora più d’attualità oggi. Tra i corsi confermati vi è proprio quello di geopolitica con Bandini, così come quello del professor Francesco Postiglione su ‘Scienza e democrazia".

Visto il forte interesse suscitato, ci saranno poi ben tre corsi di archeologia ravennate in collaborazione con la Fondazione RavennAntica. Tornano anche il corso su Franco Battiato e quello di storia della musica di Rossini, oltre agli apprezzati corsi di lingua (inglese, cinese, giapponese, ebraico). L’avvocata Annalisa Porrari tratterà poi un tema di grande attualità come i femminicidi, mentre Vania Rivalta proporrà in quattro incontri un percorso letterario sul ‘Romanzo di genere come specchio delle nostre paure’. Da non perdere anche il ciclo di 13 conferenze ‘I pomeriggi del gufo’, da novembre a marzo in diverse sale della città. Si segnalano quella di Paolo Cavassini ‘Arruolare i padri’ sulle radici ‘variamente nazionaliste’ dell’ideologia fascista il 4 novembre e, in occasione della ‘Giornata della memoria’, il documentario di Monica Giordani sulla Risiera di San Sabba il 26 gennaio. Su suggerimento dell’assessore comunale alla Cultura Fabio Sbaraglia sono state, infine, rinnovate le visite guidate, incentrate su luoghi noti della città ma che molti non conoscono a fondo. Qualche esempio? La biblioteca Classense, Palazzo Merlato, il Teatro Alighieri, il Mar, Palazzo Rasponi, la Rocca Brancaleone e il Museo Classis.

Roberta Bezzi