Omicidio Cervia, è il sesto in 7 anni

Dal delitto di Sandra Lunardini alla follia in Duomo: quanto sangue

CITTÀ BLINDATA Le forze dell’ordine  al duomo  di Cervia dove il 31 maggio 2012  si asserragliò Gaetano Delle Foglie dopo aver ucciso  la donna di cui si era invaghito e prima  di uccidersi

CITTÀ BLINDATA Le forze dell’ordine al duomo di Cervia dove il 31 maggio 2012 si asserragliò Gaetano Delle Foglie dopo aver ucciso la donna di cui si era invaghito e prima di uccidersi

Cervia, 5 gennaio 2019 - Meno di sette anni, una lunga scia di sangue che ha drammaticamente segnato Cervia. Sono le 18.30 del 31 maggio 2012 quando un colpo di pistola rompe la quiete della cittadina della riviera. Il grilletto, contro il proprio petto, lo preme Gaetano Delle Foglie, allora 60enne, dopo aver ucciso Sabrina Blotti, 45 anni, di cui si era invaghito. L’omicidio avviene poco prima delle 9 a Cesena, poi Delle Foglie fugge verso Cervia dove si asserraglia in Duomo con la pistola. Dopo un difficile negoziato con le forze dell’ordine, durato ore, il 60enne si uccide.

Nemmeno un mese dopo, il 24 luglio 2012 alle 9.10 del mattino in viale Romagna, a Milano Marittima, si consuma un altro omicidio-suicidio. A sparare tre colpi di pistola letali contro il petto della ex Sandra Lunardini, 47 anni, professione parrucchiera, è Gianfranco Saleri, 61 anni, imprenditore. Il delitto avviene fuori dal salone ‘Sandra hair fashion’ dopo una discussione sulla titolarità del negozio che entrambi rivendicavano per sé.

Passano meno di tre anni e l’11 maggio 2015 è ancora Cervia, in particolare la frazione di Savio, a essere teatro di un altro omicidio-suicidio. Marco Rossi, allora 57 anni, nativo di Perugia ma cervese d’adozione, angosciato dalla dura battaglia con una grave malattia decide di farla finita e di portare con sé la compagna Paola Fabbri, 56 anni, con cui lavorava nel negozio di parrucchieri di Savio. L’arma del delitto è un revolver che Rossi deteneva regolarmente in ragione di un vecchio impiego come guardia giurata. Sono sette i colpi sparati dal 57enne: uno alla nuca della compagna, cinque contro il loro cane Sky e l’ultimo contro se stesso.

Un colpo di mannaia alla base del collo uccide Ugo Tani, cuoco 55enne residente a Migliaro di Ferrara ma che da un mese viveva insieme ad Antonio Colopi, 26 anni, in un appartamento di Pinarella di Cervia. È qui che il 10 aprile 2016 si consuma il delitto ed è Colopi a sferrare il colpo di mannaia contro Tani che viene trovato privo di vita in un lago di sangue nell’appartamento.

Sono le 2 di notte del 6 ottobre 2018 quando pompieri e carabinieri entrano in un appartamento di Castiglione di Cervia dove vive Rocco Desiante, 43 anni, professione pizzaiolo. L’uomo viene trovato morto in una pozza di sangue. Presumibilmente è stato ucciso a calci e pugni, alcune ore prima. Per il delitto viene fermato Madalin Constantin Palade, 19enne macellaio romeno, ancora in carcere.

Nella serata di giovedì, intorno alle 22, è un ragazzo poco più che 14enne a uccidere. Il padre. In un’abitazione del Cervese.