Omicidio Castel Bolognese: i punti oscuri di un mistero ancora irrisolto

La morte di Felice Orlando, il cacciatore di 49 anni, trovaro cadavere domenica mattina tra i frutteti della campagna di Castel Bolognese, è un giallo ancora difficile da decifrare

Castel Bolognese (Ravenna), 2 novembre 2022 - Un vero e proprio giallo da cui è difficile districarsi. La morte del cacciatore 49enne Felice Orlando, trovato cadavere domenica mattina tra i frutteti di Castel Bolognese, dove risiedeva, oltre a provocare clamore e orrore in paese, si sta dimostrando un puzzle molto complesso da ricomporre. Sono diversi i punti oscuri della vicenda e tanti gli elementi da chiarire da parte degli investigatori per fare luce sull'omicidio del cacciatore. 

Omicidio Castel Bolognese, indagano i carabinieri
Omicidio Castel Bolognese, indagano i carabinieri

Il giallo dei fucili spariti

L'uomo è stato ucciso con due colpi: uno sparato alla schiena e l'altro alla testa, tra nuca e tempia, esploso da distanza ravvicinata. Saranno ora gli esami balistici a determinare se si tratti o meno della stessa arma e soprattutto di che tipo. L'uomo era infatti uscito di casa il giorno prima attorno alle 16 con due fucili i quali non sono per ora stati ritrovati.

Di certo si sa che l’assassino ha usato un fucile da caccia, anche se a caldo non si era esclusa l’ipotesi di una pistola. L’arma utilizzata apparteneva alla vittima? Al momento sul campo ci sono soltanto ipotesi. Ma si tratta di elementi che danno corpo all’ipotesi investigativa dell’agguato con esecuzione finale.

A caccia del movente 

I carabinieri hanno sentito i vicini, gli amici e da tutti Felice è descritto come una persona tranquilla, appassionata di caccia e scrupolosa delle regole. Ignaro dunque il movente che possa aver portato all'uccisione e soprattutto chi possa essere stato. Una pista, quella di vicini di casa che non gradivano la presenza di doppiette e il sibilo del piombo nel proprio podere, è sfumata.

Al setaccio l'auto e il cellulare

Il pickup dell'uomo è stato messo sotto sequestro, così come il suo smartphone sarà analizzato nel dettaglio. Uno scenario sembra certamente escluso: quello dell'incidente di caccia. La dinamica dei colpi è talmente evidente che non lascia dubbi alla morte violenta.

Si cerca il colpevole

Proseguono le indagini per scoprire il colpevole che ha sparato al 49enne cacciatore, originario di Cosenza ma che viveva in Romagna da oltre trent’anni. L’uomo, appassionato di caccia alla lepre e grigliate con gli amici, viveva a poche centinaia di metri dal luogo in cui il padre Giuseppe e la fidanzata Franca lo hanno ritrovato domenica mattina, dopo che non era rincasato dal giorno prima.