Omicidio Faenza: la figlia Arianna denuncia gli insulti sul web

La querela per diffamazione aggravata è stata presentata in commissariato a Faenza da Arianna e dalla fidanzata di Nanni, Martina. Nel mirino una cinquantina di frasi violente o ingiuriose

La figlia Arianna porta fiori davanti al cancello di casa dove è stata uccisa la madre

La figlia Arianna porta fiori davanti al cancello di casa dove è stata uccisa la madre

Faenza (Ravenna), 3 aprile 2021 - ​C’è chi si limita a riferire che "in tv dicono che stanno attenzionando la fidanzata del Nanni". E chi si spinge ad auspicare che "ti mettessero al rogo, senza passare dal via". Chi ancora, con una singolare costruzione geometrica, infila la parola "ergastolo" su tre colonne per 17 righe: 51 volte il totale, includendo nell’auspicio di pena non solo l’ex marito della defunta ma pure la figlia 21enne. E poi un groviglio di insulti, illazioni, qualche felpata minaccia oltre a considerazioni generiche sul bene e sul male.

Un giardino dedicato al ricordo di Ilenia Il popolo del web ha detto la sua sull’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne ammazzata il 6 febbraio scorso a Faenza. E, in diversi casi, lo ha fatto in maniera non esattamente morbida. Così giovedì scorso l’avvocato Veronica Valeriani si è presentata in Commissariato a Faenza per depositare una querela per diffamazione aggravata su mandato sia della fidanzata Martina che della figlia Arianna dell’ex marito della vittima: il 54enne Claudio Nanni in carcere con l’accusa di essere il mandante del delitto compiuto da Pierluigi Barbieri, 53enne reo confesso. Al vaglio in totale ci sono finiti una cinquantina di messaggi che occupano una ottantina di fogli e che sono stati postati sui profili Facebook delle due donne e del Nanni.

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Alcuni appaiono avere un contenuto abbastanza innocuo seppur corredato da emoticon a forma di conati: "Ha avuto il coraggio di difenderlo", c’è chi scrive alludendo alla parole con cui Martina aveva inizialmente scagionato il Nanni. Qualcuno rompe gli indugi e avanza dubbi su di lei, invocando anche il carcere: "Spero solo che la morosa non sapesse nulla…". C’è chi ne è sicuro: "Sapevi tutto". E ancora: "credo che il vero nemico delle donne sei tu". Anzi: "A breve ti ritroverai in una cella 4x4 e butteranno la chiave". Ma c’è pure chi prova a canalizzare la discussione sul binario della civiltà: "C’è un giudice, pm, che con prove potrà giudicare (non siamo noi)". E chi taglia sulle parole: "Per favore, niente insulti". Altri ancora puntano il dito verso la figlia per via dell’ostinazione con la quale la 21enne ha fin qui mostrato di volere credere al padre sebbene i tanti riscontri forniti dal Barbieri: "Non si toglie il prosciutto dagli occhi". E ancora: La figlia crede al babbo!!", scrive un’altra utente dei social. "Chissà quanta manipolazione le avrà fatto", le fa eco un’altra ancora. "Invece che difendere questo (...) pensa a quella poveretta (...)", sferza un utente. E un altro la incita in maniera palese: "Sveglia!". C’è poi chi arrivava a sostenere che "la rispetterò di più quanto pure lei prenderà le difese di sua madre che chiedeva aiuto a tutti contro di lui", cioè il padre. Va ricordato che Martina figura nel procedimento come semplice persona informata sui fatti e Arianna come parte offesa dal delitto.