Omicidio di Faenza, la figlia di Ilenia chiede di vedere il padre in carcere

Intanto Pierluigi Barbieri, che lunedì ha confessato il delitto, dice di temere per l'incolumità della sua compagna: "Nanni è vendicativo"

La figlia di Ilenia Fabbri (al centro) il giorno che ha deposto fiori davanti alla casa

La figlia di Ilenia Fabbri (al centro) il giorno che ha deposto fiori davanti alla casa

Faenza, 9 marzo 2021 - Un delitto pianificato quasi un anno fa e confessato nei dettagli. Tanto che ora Pierluigi Barbieri, il 53enne killer di Ilenia Fabbri, dice di aver «paura di ritorsioni» da parte di Nanni. Sono tanti i particolari sull’omicidio di Ilenia Fabbri, 46 anni, emersi nel corso degli interrogatori di garanzia di lunedì: il caso è quello della donna uccisa con una profonda coltellata alla gola poco più di un mese fa (il 6 febbraio) nella sua casa a Faenza, nel Ravennate. Per l’omicidio sono stati arrestati il marito da cui si era separata, il 54enne Claudio Nanni, e il 53enne Pierluigi Barbieri, amico di quest’ultimo: per la Procura sono rispettivamente mandante e killer della donna. E ieri Arianna, scossa dall’evoluzione del caso, ha chiesto di poter vedere il padre in carcere.

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Barbieri lunedì scorso ha reso quella che si può considerare una confessione piena, al termine della quale ha detto anche di essere lui quello che ora ha paura per la propria compagna perché "Nanni è aggressivo e vendicativo": in sostanza ha riferito di temere che il 54enne, messo ulteriormente nei guai dalle sue parole, possa mandarle qualcuno a farle del male.

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A riprova di questo Barbieri ha riferito che Nanni gli aveva "chiesto di fare anche un’altra cosa", ovvero "menare un’altra persona", un individuo a cui il 54enne avrebbe consegnato dei soldi per degli investimenti poi naufragati. Barbieri ha inoltre riferito che il blitz omicida ai danni di Ilenia era stata decisa quasi un anno fa: ovvero ancora prima del suo arresto avvenuto lo scorso 6 aprile 2020 per un altro reato, una spedizione punitiva ai danni di un disabile risalente al 17 febbraio 2020.  Il delitto era quindi stato rimandato prima per l’incarcerazione di Barbieri (terminata il 10 agosto, quando è stato rilasciato) e poi per la malattia di Nanni, che a dicembre ha avuto il Covid. Secondo quanto riferito da Barbieri, Nanni gli aveva promesso 20mila euro e un’auto usata, e il piano iniziale consisteva nella simulazione di un furto nel quale avrebbe dovuto gettare la donna dalle scale. Al suo arrivo, però, Ilenia era già sveglia: a detta di Barbieri a quel punto il piano era naufragato, i vicini avevano sentito le urla e suonato il campanello e lui aveva ‘improvvisato’ usando un coltello trovato in cucina. Ora la sua versione dei fatti si scontra con quella di Nanni: per Barbieri l’amico gli aveva detto di «non uscire dalla casa con lei ancora viva», mentre per il 54enne ex marito della donna Barbieri doveva solo «spaventarla, farle trovare in casa un estraneo, un po’ di paura e basta», e solo per «darle una lezione» l’avrebbe pagato 2000 euro. Una versione che Nanni ha sostenuto anche nella lettera inviata alla figlia, la quale aveva sempre sostenuto che suo padre non avesse niente a che fare con l’omicidio di sua madre, e a cui il 54enne nella missiva ha chiesto scusa. 

Omicidio di Faenza: la figlia Arianna (Zani)
Omicidio di Faenza: la figlia Arianna (Zani)

Quella alla 21enne Arianna non è l’unica lettera che il 54enne ha spedito dal carcere in questi giorni: ne ha mandate almeno un paio anche alla sua fidanzata, ed è probabile che ne abbia indirizzate diverse alle persone a lui più vicine. Nel frattempo la città di Faenza è sotto choc, non riesce a capire come possa essersi comsumata una simile follia: pur essendo in zona rossa, domenica centinaia di persone hanno partecipato a un presidio in piazza in memoria della donna, tutti distanziati e con le mascherine. Lunedì sera, 8 marzo, le amiche di Ilenia sono state fuori dalla sua casa e poi in piazza, dove hanno fatto volare via delle dediche su palloncini gialli: "Ora la giustizia – ha detto una di loro – deve andare fino in fondo". 

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