Omicidio Faenza, la lettera di Nanni alla figlia: "Ho sbagliato e dovrò pagare"

L'ex marito di Ilenia dal carcere: "Non ci sono parole per chiederti scusa". Lei: "Il babbo non la voleva ammazzare"

La lettera del padre Claudio Nanni alla figlia

La lettera del padre Claudio Nanni alla figlia

Faenza, 12 marzo 2021 - Un ostinato manipolatore, come sostiene l’accusa, capace di arrivare a pianificare l’omicidio della ex moglie  Ilenia Fabbri? O, come dice lui, al massimo un maldestro e livoroso ex marito in cerca di una piccola rivalsa ingigantitasi a sua insaputa? Nella lettera, finora inedita, che il 54enne Claudio Nanni dal carcere ha scritto alla figlia 21enne  Arianna, l’uomo cerca di accreditare proprio la seconda ipotesi. Ovvero, come lui stesso ha avuto modo di spiegare lunedì scorso nell’interrogatorio di garanzia delle 14 davanti al gip, di avere dato incarico per 2.000 euro all’amico Pierluigi Barbieri – 53enne detto lo Zingaro, di origine cervese ma domiciliato nel Reggiano - affinché questi si presentasse il 6 febbraio scorso a casa della ex moglie 46enne Ilenia Fabbri a Faenza solo per spaventarla con la sua presenza notturna. La lettera è stata inviata venerdì: Nanni cioè aveva probabilmente già pensato alle sue dichiarazioni difensive ancora prima di sapere che lo Zingaro, arrivato davanti al gip verso le 10.30 di lunedì, avrebbe completamente vuotato il sacco. "Arianna, – esordisce Nanni - come ti avranno detto i miei avvocati, le cose sono andate diversamente da come dovevano andare. In ogni caso ho commesso un errore e dovrò pagare".

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Nella missiva, alla quale aveva per primo fatto riferimento il suo avvocato difensore e ora destinata a finire nel faldone delle indagini in quanto evidente anche se parziale ammissione dei fatti, l’uomo compie poi quello che sembra essere un implicito accenno a un eventuale ergastolo: "Il non poterti più vedere o per anni o x sempre, per quanto ti amo, in questo momento non mi dà la forza di vivere più".

È inoltre consapevole del fatto che non è detto che la figlia sia disposta a credergli: "In più dovresti provare odio nei miei confronti e questo mi butta ancora più giù. Per questo provo vergogna nel parlare e farmi vedere da tutti, ma soprattutto da te. Non ci sono parole per chiederti scusa e penso che la cosa migliore sia scomparire". Il successivo riferimento, è per chi si dovrà prendere cura della 21enne in sua assenza: "La zia Cristi e lo zio Dino ti seguiranno x ogni cosa". L’ultimo richiamo è per il dichiarato affetto provato verso la figlia: "Nonostante tutto, il mio amore x te è grande". E Arianna? La lettera del padre deve averla in un qualche modo convinta tanto da essere già andata dal suo avvocato a informarsi sulla procedura da seguire per chiedere al magistrato competente un colloquio in carcere. Anzi, ai suoi occhi ora appare essere lo Zingaro l’unico colpevole dell’accaduto. In una telefonata con una giornalista di Mattino Cinque, è arrivata a difenderlo usando queste parole: "Mi ha mandato una lettera, dice che mi vuole tanto bene e basta. Io so che non la voleva ammazzare, lui me l’ha detto. Ha sbagliato a fare ‘sta puttanata di fargli paura. Ma il problema non è babbo: il problema è Pierluigi Barbieri".