Omicidio Faenza news. L'ultima ipotesi: Ilenia Fabbri uccisa su commissione

L'aggressione iniziata al piano superiore, poi la 46enne è stata sgozzata in cucina. Non ci sono impronte dell'assassino. La donna aveva fatto causa all'ex marito

Omicidio Faenza: Ilenia Fabbri è stata sgozzata nella cucina di casa

Omicidio Faenza: Ilenia Fabbri è stata sgozzata nella cucina di casa

Faenza (Ravenna), 9 febbraio 2021 - Continuano a Faenza gli accertamenti della polizia per fare luce sulla morte di Ilenia Fabbri, la 46enne trovata senza vita poco prima dell'alba di sabato nel suo appartamento di via Corbara a Faenza, nel Ravennate. A ucciderla, un profondo taglio sul collo. Sgozzata. 

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Dalle ultime verifiche della scientifica della polizia è emerso che nemmeno sulle finestre, così come sulle porte esterne, erano presenti segni di effrazione. Va qui ricordato che la prima Volante al suo arrivo poco dopo il delitto, aveva trovato la porta del garage aperta. Circa la dinamica dell'omicidio, sono state isolate macchie di sangue ai piani superiori: secondo quanto ricostruito l'assassino ha cioè iniziato lì la sua aggressione per terminarla nel vano uso cucina al piano terra con un coltello usato da tergo.

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 Ciò spiegherebbe anche una delle ultime novità sui rilievi: non sono state trovate impronte dell'assassino, né sulla scena del crimine né fuori dall'abitazione.

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È infine emerso che la donna aveva fatto causa al marito, dal quale si era separata nel 2018, per lamentare mancati compensi per alcune decine di migliaia di euro relativi al suo impiego nell'attività di famiglia: la prossima udienza - la seconda della causa - con i testimoni delle parti, era stata fissata per il 26 febbraio davanti al giudice del Lavoro del Tribunale di Ravenna.

Tra le varie ipotesi al vaglio per spiegare il delitto, c'è quella di un omicidio su commissione. Ovvero l'assassino ha agito su mandato di un'altra persona ed è entrato forse con una copia delle chiavi per poi mettersi alla ricerca della donna tanto che l'aggressione è cominciata sui piani alti dell'appartamento. Tra gli elementi a sostegno di ciò, c'è proprio l'assenza di impronte come possibile dimostrazione della eventuale premeditata oculatezza del killer.

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