Faenza (Ravenna), 24 maggio 2021 - Il Comune di Faenza e l'associazione Sos donna si costituiranno parte civile nel processo per l'omicidio di Ilenia Fabbri. "E' una scelta non solo simbolica, voluta dal Comune di Faenza. E' un gesto in memoria di Ilenia e per far capire che a Faenza non c'è spazio per la violenza di genere", ha detto l'assessore alle Pari opportunità, Milena Barzaglia.
Per l'omicidio di Ilenia Fabbri, avvenuto il 6 febbraio nella sua casa di via Corbara, a Faenza, sono attualmente indagati in concorso Pierluigi Barbieri e il marito, separato, della donna, Claudio Nanni, ritenuto dagli inquirenti il mandante.
Nanni rinuncia all'eredità a favore della figlia
“L’incarico che mi verrà a breve conferito – ha sottolineato invece l’avvocata Elena Bianconcini - è finalizzato a far assumere al Comune un ruolo attivo nel procedimento che attualmente è pendente in indagine. L’intento del Comune è di non rimanere un mero osservatore ma di portare la propria voce, chiara e forte, dando conto di una riprovazione di questo tragico episodio che lede i principi e i valori dei quali il Comune si fa promotore. Il reato in sé non lede solo la sfera personale della vittima ma anche la dimensione pubblica e quindi vede come vittima anche la comunità rappresentata dal Comune, quale garante del libero svolgimento della vita personale, della dignità, della famiglia, delle pari opportunità e del quieto vivere in un ambiente dove i singoli e la comunità tutta si debbano sentire protetti. Questo fatto di sangue lede però anche i princìpi della Costituzione per determinazione statutaria del Comune stesso perché l’ente pubblico si è fatto parte attiva di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Non possiamo infine dimenticare l’eco mediatico che la vicenda ha avuto: il fatto di sangue che ha visto come vittima Ilenia Fabbri per la città sta comportando un grosso danno d’immagine".