Omicidio di Ilenia Fabbri, processo d’Appello: confermati gli ergastoli per l’ex marito e il sicario

Presenti in aula a Bologna entrambi gli imputati: Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri (reo confesso). Non c’era invece la figlia della vittima Arianna

I due imputati: l’ex marito Claudio Nanni, accusato di essere il mandante del delitto, e il sicario reo confesso, il 55enne Pierluigi Barbieri

I due imputati: l’ex marito Claudio Nanni, accusato di essere il mandante del delitto, e il sicario reo confesso, il 55enne Pierluigi Barbieri

Ravenna, 5 aprile 2023 – E’ iniziato questa mattina intorno alle 9.45 in Corte d’assise d’Appello a Bologna il processo per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata il 6 febbraio 2021 nella sua abitazione di Faenza. Il secondo grado del processo è terminato poco dopo le 17 di oggi con la sentenza pronunciata dal presidente della Corte, il giudice Orazio Pescatore, che ha confermato gli ergastoli per entrambi gli imputatipresenti in aula e seduti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro in due gabbie separate: l’ex marito Claudio Nanni, il 56enne faentino accusato di essere il mandante del delitto, e il sicario reo confesso, il 55enne nato a Cervia ma domiciliato a Rubiera, nel Reggiano, Pierluigi Barbieri.

I due imputati: l’ex marito Claudio Nanni, accusato di essere il mandante del delitto, e il sicario reo confesso, il 55enne Pierluigi Barbieri
I due imputati: l’ex marito Claudio Nanni, accusato di essere il mandante del delitto, e il sicario reo confesso, il 55enne Pierluigi Barbieri

Presenti in aula anche il compagno di Ilenia dopo la separazione dal marito, Stefano Tabanelli e una zia della 46enne. E’ assente, invece, la figlia di Ilenia e Nanni, la 21enne Arianna.

I due imputati erano stati condannati all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Ravenna.

Il processo davanti alla Corte d’assise d’Appello è iniziato con la relazione preliminare sui fatti. La difesa Barbieri, con gli avvocati Marco Gramiacci e Simone Balzani, ha anticipato la richiesta di perizia psichiatrica.

La requisitoria del sostituto procuratore generale

Il sostituto procuratore generale, Antonella Scandellari, nella sua requisitoria ha chiesto per Barbieri di respingere la richiesta di perizia psichiatrica. Su Claudio Nanni ha affermato che “ha iniziato a uccidere la moglie ben prima dell’omicidio, attuando una strategia ricattatoria”. E sulla dinamica dell’omicidio ha detto: “Sembra la visione di un film di Tarantino”. Dopo un’ora e mezzo ha infine chiesto la conferma dell’ergastolo per entrambi gli imputati.

Le arringhe delle difese

Dopo una pausa è ripresa l’udienza con le arringhe delle difese. Il primo a parlare è stato l’avvocato Francesco Furnari, che tutela Claudio Nanni. Durante la sua arringa, durata circa un’ora, ha affermato che “Barbieri era noto alle forze dell’ordine per la sua attività di recupero crediti. In maniera superficiale, sulle sue dichiarazioni è stato dato tutto per scontato” raccogliendo “le briciole che ha lasciato nel suo cammino. Ma nelle sue parole non c’è attendibilità intrinseca in grado di reggere una condanna all’ergastolo”. L’avvocato Furnari, che ha chiesto preliminarmente l’acquisizione dell’audio dell’interrogatorio di Barbieri in questura davanti al pm, al termine dell’arringa ha chiesto l’assoluzione del suo assistito Claudio Nanni dall’accusa di omicidio pluriaggravato.

L’avvocato Marco Gramiacci ha rilevato che dal 23 marzo scorso Barbieri - nel frattempo rientrato in aula dopo essere uscito a metà mattinata perché per lui era un "momento di particolare stress" -, è stato trasferito nella zona di tutela di salute mentale del carcere di Reggio per osservazione psichiatrica. A maggior ragione per lui serve una perizia psichiatrica: "Abbiamo fornito dall'inizio il supporto documentale perché si potesse valutare". Spartiacque comportamentale, per la difesa di Barbieri, è l'incidente di moto del luglio 2016: "Perse il casco" con conseguenze cerebrali e "scissione della vita criminale" con "cambiamento personale". Sul punto, l'avvocato Gramiacci ha citato i casi del serial killer Gianfranco Stevanin e di Patrizia Reggiani e le numerose perizie eseguite. Il legale ha anche fatto riferimento a "soprusi e violenze subite dal patrigno quando Barbieri era bambino". Il legale ha infine chiesto la perizia psichiatrica e il riconoscimento delle attenuanti generiche per la collaborazione durante le indagini: “E’ l’unico che ha risolto tutte le ombre”.

La sentenza

La Corte poco prima delle 15.30 si è ritirata in camera di consiglio. La sentenza è arrivata poco dopo le 17 con il presidente della Corte, il giudice Orazio Pescatore, che ha confermato gli ergastoli per entrambi gli imputati. La Corte ha respinto tutte le richieste di rinnovazione dibattimentale quali perizie e acquisizione di audio e parti di verbale. A Barbieri ha concesso le attenuanti, specificando però che non sono prevalenti rispetto alle aggravanti e dunque anche per il 55enne come per Nanni è stato confermato l'ergastolo.