Operaio morto in A14 dir, niente autopsia

Appare chiara la dinamica del tragico investimento costato la vita, venerdì, a un romeno di 41 anni che abitava a Ravenna

Evidenti sul parabrezza i segni del violento e fatale impatto tra l’auto e l’operaio

Evidenti sul parabrezza i segni del violento e fatale impatto tra l’auto e l’operaio

Ravenna, 24 aprile 2022 - Proseguono le verifiche per ricostruire tutti i particolari del tragico incidente in autostrada costato la vita a Dumitru Corcodel, l’operaio 41enne di origine romena falciato venerdì pomeriggio da un’automobile mentre stava lavorando su un cantiere mobile in corsia nord della A14dir a ridosso della area di servizio di Sant’Eufemia (in linea d’aria, circa in corrispondenza dell’abitato di Russi). Gli accertamenti, oltre che sulla precisa dinamica dell’investimento (sul punto sono già stati sentiti vari testimoni), si concentrano anche su tutte le dotazioni di sicurezza per l’allestimento del cantiere, quest’ultimo in prima battuta risultato ben segnalato e perfettamente in regola.

L'urto dell'incidente
L'urto dell'incidente

Non appare invece al momento necessario ricorrere all’autopsia, dal momento che la causa del decesso appare chiara (il 41enne ha riportato un forte trauma cranico a causa del violento impatto con la vettura). Ora si attende dunque il nulla osta per i funerali.

Intanto, attraverso l’ambasciata rumena in Italia, sono stati avvisati i genitori dell’operaio i quali vivono in Romania: è la ragione per la quale, nell’attesa, ieri non abbiamo pubblicato il nome del defunto. L’uomo, che abitava a Ravenna, era dipendente della ditta ’Gsa’ che ha sede a Glorie di Bagnacavallo e, assieme ad altri due colleghi connazionali, stava eseguendo per conto di Autostrade una manutenzione del manto stradale. E’ per questa ragione che poco prima delle 16.30 si trovava quasi alla fine della corsia di uscita dall’autogrill dell’area di servizio Sant’Eufemia.

A quel punto – secondo quanto riscontrato a caldo dalla Polizia stradale – una automobilista ha rallentato proprio in ragione della presenza degli operai. Il 35enne ravennate al volante della vettura che seguiva dietro la prima, ritrovandosi all’improvviso con quell’auto davanti praticamente ferma, avrebbe allora scartato a destra per poi riposizionarsi al termine del sorpasso sulla giusta traiettoria: una manovra che gli ha ostacolato la visuale tanto che lui stesso avrebbe da subito ammesso di non avere visto l’operaio. Di fatto in fase di piena accelerazione ha centrato il 41enne con lo specchietto laterale destro (completamente divelto nell’urto con il corpo dell’operaio) e con la parte destra inferiore del parabrezza (sulla quale sono ben visibili i segni concentrici dell’impatto) fermandosi infine contro il guard rail sulla destra.

Il 41enne è morto poco dopo sull’ambulanza del ’118’. Il pm di turno Stefano Stargiotti ha già disposto il sequestro dell’auto del 35enne e ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.