
Nel luogo della tragedia i carabinieri, i vigili del fuoco e gli ispettori della Medicina del Lavoro dell'Ausl Romagna (immagine di repertorio)
Ravenna, 4 giugno 2025 - Tragedia sul lavoro nel Ravennate. Un bracciante agricolo di 38 anni è morto ieri pomeriggio nelle campagne tra Solarolo e Castel Bolognese.
L'uomo, di origine albanese, si trovava da solo in una azienda agricola a manovrare un muletto di grosse dimensioni. A lanciare l'allarme sono stati i familiari perché non rispondeva al telefono.
È possibile che il 38enne sia stato schiacciato dalle forche del muletto: per capire come sia potuto accadere, sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia, i vigili del fuoco e gli ispettori della Medicina del Lavoro dell'Ausl Romagna.
La procura ha già disposto il sequestro del mezzo. L'operaio da tempo viveva nel territorio di Castel Bolognese e da circa un anno era stato raggiunto in Italia dalla famiglia.
Il precedente a Russi
Un tragico incidente sul lavoro a Russi, era costato la vita a un operaio 48enne di origine magrebina, l’8 maggio. L'uomo era precipitato da diversi metri dal tetto di una palazzina in costruzione lo scorso 28 aprile. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime e, dopo otto giorni di agonia all'ospedale di Cesena, è deceduto a causa di un devastante trauma cranico. Il fascicolo d'indagine, inizialmente aperto per lesioni aggravate, è stato riqualificato in omicidio colposo aggravato per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Un avviso di garanzia è stato notificato a una persona legata al cantiere, e le indagini potrebbero estendersi. Si ipotizza che l'operaio sia precipitato mentre lavorava attorno a un lucernario, forse a causa di un passo falso o del cedimento di alcune stecche.