Operaio travolto e ucciso sull’A14 dir

Tragico incidente all’uscita dell’area di servizio Sant’Eufemia: l’uomo al lavoro sul manto stradale è stato investito dall’auto di un 35enne

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Il collega che stava lavorando lì vicino ha fatto appena in tempo a scansarsi. Per lui, operaio 41enne di origine romena, non c’è invece stato nessuno scampo: troppo gravi le ferite rimediate nell’urto con quell’auto che lo ha improvvisamente falciato. E così il decesso per l’uomo è arrivato poco dopo in ambulanza. Teatro dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro, è stato il cantiere autostradale mobile allestito in corsia nord nei pressi dell’area di servizio Sant’Eufemia (al km 19.9 dell’A14dir, in linea d’aria siamo in corrispondenza dell’abitato di Russi). E’ lì che verso le 16.30 di ieri una Mitsubishi Asx guidata da un 35enne ravennate, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, ha investito il 41enne. Sul posto, oltre al personale del ’118’, è intervenuta la polizia stradale con il distaccamento di Faenza e l’ufficio infortunistica sezione di Ravenna. Era presente pure il dirigente Caterina Luperto. Dell’accaduto è stato immediatamente informato il pm di turno Stefano Stargiotti il quale ha disposto il sequestro della vettura. Inevitabile che sul conto del 35enne venga ora aperto un fascicolo per omicidio stradale. Il test alcolemico ha dato esito negativo; si attendono ora solo i risultati degli accertamenti tossicologici.

Intanto quelli eseguiti sul cantiere, hanno restituito uno scenario di completa regolarità: tutte le norme relative alla sicurezza sul lavoro in strada erano cioè state rispettate, compresa la presenza di adeguata cartellonistica (vedi il pannello con la scritta luminosa) che avvisa gli automobilisti in transito della presenza del cantiere e impone loro di moderare la velocità. Dai segni lasciati sulla vettura, è possibile ipotizzare che al momento dell’impatto la vittima si trovasse in prossimità del bordo della carreggiata in un punto non distante dall’autogrill.

L’uomo, dipendente della ditta bagnacavallese Gsa che opera per conto di Autostrade, assieme ad altri due colleghi connazionali stava eseguendo una manutenzione del manto. E attorno alle 16.30 si trovava quasi alla fine della corsia di uscita dall’autogrill dopo avere rimediato ad alcuni avvallamenti. A quel punto – secondo quanto riscontrato in prima battuta – una automobilista ha rallentato proprio per la presenza degli operai. Il 35enne, che si trovava appena dietro, avrebbe allora scartato quel veicolo da destra per poi riposizionarsi al termine del sorpasso sulla giusta traiettoria: una manovra che gli ha ostacolato la visuale tanto che lui stesso a caldo avrebbe ammesso di non avere visto l’operaio.

Di fatto in fase di piena accelerazione lo ha centrato con lo specchietto destro (completamente divelto dal corpo del 41enne) e con la parte destra inferiore del parabrezza (sulla quale sono ben visibili i segni concentrici dell’impatto). Ci sono almeno due o tre testimoni dell’accaduto, tutti già convocati dagli inquirenti per fare luce su ogni aspetto dell’infortunio: tra questi, oltre agli operai, la donna al volante dell’auto che ha rallentato e un altro automobilista che in quel momento si trovava nell’area di servizio. La salma del 41enne è stata portata in obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Andrea Colombari