Operatrice sanitaria uccisa dal virus Una raccolta fondi per la famiglia

L’iniziativa nata dallo staff del reparto di Chirurgia di Faenza in memoria di Donatella Brandi Morì il 28 aprile a 64 anni per le complicazioni dovute alla malattia. Era residente a Fognano

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Una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Donatella Brandi, la 64enne di Fognano, Operatrice socia sanitaria all’ospedale di Faenza, morta il 28 aprile dopo aver contratto il coronavirus. Sono passati ormai quasi tre mesi dalla dichiarazione da parte dell’organizzazione mondiale della sanità dello stato di pandemia da coronavirus e l’Italia, con più di 230mila casi e quasi 33mila morti ufficiali, ha pagato uno dei prezzi più alti tra gli stati europei. Anche nell’azienda sanitaria Romagna sono stati tanti gli operatori che hanno contratto l’infezione. Tra queste Donatella Brandi in servizio al reparto di Chirurgia dell’ospedale di Faenza.

"E’ stato un dramma per ognuno di noi – racconta Gian Paolo Ugolini, primario del reparto dell’ospedale degli Infermi di Faenza - e soprattutto per suo figlio a cui Donatella era legatissima e a cui dedicava le sue energie dopo il lavoro. Niente e nessuno potrà restituire Donatella all’affetto dei suoi cari e dei colleghi è certo però che il coronavirus non potrà cancellare la dedizione, la dignità e la professionalità che Donatella dimostrava nell’assistere i pazienti del nostro reparto. Medici ed infermieri chiamati in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 sono stati acclamati come eroi, ma troppo spesso ci si è dimenticati degli operatori socio sanitari, identificati dalla sigla Oss".

"In ogni ospedale – prosegue Ugolini), ogni giorno queste figure sono il primo volto incontrato dai pazienti e per loro si occupano dei bisogni più immediati: l’igiene personale, la vestizione, la mobilizzazione, l’assunzione dei pasti sono possibili per il loro prezioso lavoro e spesso sono anche i più esposti al rischio di contagi. Niente e nessuno potrà restituire Donatella all’affetto dei suoi cari e dei suoi colleghi è certo però che il coronavirus non potrà mai cancellare la dedizione, la dignità e la professionalità che Donatella ha sempre dimostrato nell’assistere i pazienti del nostro reparto. Proprio per questo, non appena vi saranno le condizioni, abbiamo deciso di ricordarla nel reparto con una cerimonia per far si che ogni suo gesto e parola di conforto rivolto ai tanti pazienti di cui si è presa cura negli anni non vada dimenticato". Per sostenere la sua famiglia proprio dal reparto di chirurgia è stata promossa una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe dove si può dare una mano. Questo l’indirizzo: https:www.gofundme.comfcontinuiamo-a-far-vivere-il-sorriso-di-donatella). "Non abbiamo la pretesa di colmare un vuoto affettivo –conclude Ugolini- ma proporre un aiuto ai suoi cari".

Antonio Veca