Gastroscopia e colonscopia sono gli esami per i quali si registrano le attese maggiori. I due esami, effettuati dall’équipe di Gastroenterologia, sono infatti quelli per cui ci sono più difficoltà per quanto riguarda le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie sul nostro territorio: è un aspetto noto da tempo e un problema difficile da affrontare. "Stiamo tentando di risolverlo con fatica – spiega il primario Alessandro Mussetto – cercando di aumentare le possibilità di prenotazione, incrementando la disponibilità degli esami anche grazie al personale: la direzione dell’Ausl ha infatti aumentato la dotazione organica del reparto. Da una parte stiamo cercando di aumentare il numero delle prestazioni e dall’altra di fare un lavoro di analisi delle liste d’attesa, cercando di vedere quali casi sono meritevoli di una chiamata precoce rispetto al tempo di attesa e quali, invece, hanno un’appropriatezza più debole e un’indicazione non urgente, e possono quindi aspettare anche diversi mesi". A creare la difficile situazione attuale sono stati due fattori in particolare: "Ci sono difficoltà legate alla mancanza dei medici – dice Mussetto – e inoltre i tempi di attesa dopo la riapertura post pandemia si sono allungati notevolmente. In tutta la Romagna siamo in difficoltà per questo, la richiesta è enorme e servono meccanismi virtuosi di appropriatezza dell’esame e pulizia delle liste d’attesa". Parte del lavoro che si sta facendo, assieme ai medici di base, verte infatti proprio sull’appropriatezza degli esami. Al contrario quelli legati agli screening – ovvero, ad esempio, le colonscopie che si rendono necessarie dopo una positività a un test del sangue occulto fecale – hanno tempi d’attesa più brevi perché sono gestiti direttamente dal reparto. "Hanno una loro precisa tempistica – aggiunge Mussetto –. Chi ha un riscontro di positività al test di screening infatti ha la sicurezza di ricevere l’appuntamento per la colonscopia entro 30 giorni, perché gli appuntamenti li fissiamo direttamente noi". sa.ser.

Cronaca

Le attese



Gastroscopia e colonscopia sono gli esami per i quali si registrano le attese maggiori. I due esami, effettuati dall’équipe di Gastroenterologia, sono infatti quelli per cui ci sono più difficoltà per quanto riguarda le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie sul nostro territorio: è un aspetto noto da tempo e un problema difficile da affrontare. "Stiamo tentando di risolverlo con fatica – spiega il primario Alessandro Mussetto – cercando di aumentare le possibilità di prenotazione, incrementando la disponibilità degli esami anche grazie al personale: la direzione dell’Ausl ha infatti aumentato la dotazione organica del reparto. Da una parte stiamo cercando di aumentare il numero delle prestazioni e dall’altra di fare un lavoro di analisi delle liste d’attesa, cercando di vedere quali casi sono meritevoli di una chiamata precoce rispetto al tempo di attesa e quali, invece, hanno un’appropriatezza più debole e un’indicazione non urgente, e possono quindi aspettare anche diversi mesi". A creare la difficile situazione attuale sono stati due fattori in particolare: "Ci sono difficoltà legate alla mancanza dei medici – dice Mussetto – e inoltre i tempi di attesa dopo la riapertura post pandemia si sono allungati notevolmente. In tutta la Romagna siamo in difficoltà per questo, la richiesta è enorme e servono meccanismi virtuosi di appropriatezza dell’esame e pulizia delle liste d’attesa". Parte del lavoro che si sta facendo, assieme ai medici di base, verte infatti proprio sull’appropriatezza degli esami.
Al contrario quelli legati agli screening – ovvero, ad esempio, le colonscopie che si rendono necessarie dopo una positività a un test del sangue occulto fecale – hanno tempi d’attesa più brevi perché sono gestiti direttamente dal reparto. "Hanno una loro precisa tempistica – aggiunge Mussetto –. Chi ha un riscontro di positività al test di screening infatti ha la sicurezza di ricevere l’appuntamento per la colonscopia entro 30 giorni, perché gli appuntamenti li fissiamo direttamente noi".
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