
Un momento della partita d’andata, vinta da Ravenna (Foto Zani)
Ennesima finale per l’OraSì. Alle 20.45 i giallorossi saranno di scena in casa della Virtus Cassino, diretta concorrente nella corsa per evitare i playout che ha quattro punti in meno dei ravennati. Una sfida da vincere ad ogni costo per compiere un altro passo verso la salvezza diretta. Entrambe le squadre arrivano da un buon momento: l’OraSì ha vinto ha cinque delle ultime sei gare, lo stesso ruolino di marcia che Cassino ha davanti al pubblico amico. Il fattore campo è stato spesso decisivo nei successi casalinghi e per informazioni chiedere agli ex di turno Brigato e Gay che ben conoscono il ‘clima caldo’ sugli spalti del palasport laziale.
"Sarà un vero e proprio spareggio – sottolinea Andrea Gabrielli – perché vincendo andremmo sul 2-0 con Cassino e aumenteremmo il vantaggio in classifica e avremmo lo scontro diretto a favore con un’altra avversaria nella lotta salvezza. Arriviamo a questa sfida in un buon momento e sappiamo che dovremo giocarcela fino all’ultimo contro una squadra che in casa si esalta e che ha individualità importanti. Boev dovrebbe rientrare da un infortunio e quindi le rotazioni saliranno a dieci, con tutti i giocatori che danno un importante contributo. Bisognerà non avere momenti di calo, perché spesso la Virtus pazza dei break grazie ai tanti giocatori con un buon tiro da tre e se lasciati giocare a campo aperto diventano molto pericolosi".
Tanti sono i potenziali protagonisti di Cassino che possono fare la differenza. Nel match di andata, vinto 87-71 dall’OraSì si misero in mostra Saladini e Ghigo, rispettivamente con un 4/8 e un 3/6 da tre punti. "Beck è il giocatore più pericoloso, ma anche Riva sta disputando una buona stagione e a rimbalzo è sempre presente. In cabina di regia possono alternare Saladini a Teghini, playmaker dalle caratteristiche differenti ma entrambe di valore e poi c’è l’esperienza di Conte. Servirà un’ottima gara per conquistare una vittoria che sarebbe davvero preziosa". Riguardo alla penalizzazione di tre punti di Chieti e allo scampato pericolo di avere un girone rivoluzionato, Gabrielli commenta così: "L’importante era mantenere i quattro punti che avevamo conquistato sul campo, perché li avevamo meritati e sarebbe stato ingiusto perderli".
Luca Del Favero