Ravenna, ordinanza anti-prostituzione. Fermarsi da una 'lucciola' costerà caro

Multe da 400 euro per i clienti che accostano l’auto per contrattare

Prostituzione

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Ravenna, 20 luglio 2019 - Invece dell’intimità, da ieri le lucciole e i clienti condividono una multa da 400 euro l’una. In questi giorni l’amministrazione comunale ha approvato un’ordinanza contro la prostituzione che traccia una mappa delle zone sensibili: tra queste si trovano ampie zone della città, le arterie più trafficate e anche alcuni paesi del forese e località di mare. Il provvedimento agisce sia sul cliente che sulla lucciola, punendo con una sanzione da 400 euro sia, come riportato nell’ordinanza, «lo stazionamento con ammiccamenti, abbigliamenti discinti e contrari alla pubblica decenza e atteggiamento non rispondente ai canoni del pubblico pudore», che «la semplice fermata del veicolo al fine di richiedere informazioni, ovvero contrattare, ovvero concordare prestazioni sessuali a pagamento con soggetti che esercitano il meretricio su strada». 

La nuova regola per ora è in vigore solo fino al 31 ottobre, data oltre la quale verranno esaminati i risultati e valutato se prolungarla o meno. Intanto iniziano i controlli della polizia locale: «In passato sono state fatte ordinanze relative a zone più circoscritte, come l’Adriatica, ma mai era stato preso un provvedimento che riguarda tutta la città – spiega il vicesindaco con delega alla Sicurezza Eugenio Fusignani –. L’ordinanza andrà a colpire chi sta contrattando, e ancora non si è appartato. Invece in questi anni di sanzioni a chi è stato trovato in flagranza ne abbiamo fatte diverse». In questi casi la multa – da qualche anno depenalizzata – è ben più salata: 3300 euro per gli atti contrari alla pubblica decenza e 10mila per atti osceni in luogo pubblico.

«Di sanzioni per atti osceni ne abbiamo inflitte parecchie – prosegue Fusignani – soprattutto a Lido di Dante, che infatti rientra tra i luoghi sorvegliati speciali nell’ordinanza. Lì c’è il turismo naturista, che è una vocazione della località, ma nella pineta ci sono dei personaggi che osservano i naturisti e compiono atti non consentiti. Anche quest’anno riproporrò l’ordinanza che impone il divieto di fermata in via Catone, tra via Paolo e Francesca e la pineta: lì durante i controlli sono state fatte diverse sanzioni a persone con intenti disdicevoli». In particolare Fusignani pensa anche alla riapertura a fine agosto della pineta incendiata nel 2012: «Condivido l’intenzione dell’assessore Costantini, di volerla rendere nuovamente fruibile ma l’apertura dovrebbe essere graduale, o contingentata. Al di là degli aspetti ambientali, temo che lì potrebbero verificarsi fenomeni di prostituzione. In ogni caso il sindaco valuterà bene il da farsi».