CARLO RAGGI
Cronaca

Ortazzo e Ortazzino presto pubblici: "Da Mazzei informazioni errate"

Il sindaco de Pascale contro il liquidatore del gruppo Parsitalia: "Ha conoscenza dei fatti solo parziale" .

Ortazzo e Ortazzino presto pubblici: "Da Mazzei informazioni errate"

"Mi dispiace, ma il professor Roberto Mazzei, che peraltro non comprendo a quale titolo sia intervenuto in questa vicenda dato che lui è liquidatore del gruppo Parsitalia e non della Immobiliare Lido di Classe (tale società è detenuta al 100 per cento dal gruppo romano ndr) sbaglia di grosso quando sostiene che non ci sono gli estremi per il Parco per esercitare il riscatto sulle aree A e B dell’Ortazzo e Ortazzino. E il Parco ovviamente procederà": il sindaco Michele De Pascale non usa mezzi termini per rispondere alle dichiarazioni di Mazzei pubblicate domenica su queste colonne.

"Se crede di intimidirci paventando richieste di danno da parte delle società interessate alla vicenda, sappia che nessuno, ovvero Ente Parco, Regione, Comune e Provincia, si spaventa!"

Sindaco, su quali elementi si fonda la richiesta di riscatto alla somma di 437mila euro?

"Molto semplicemente perché, come ha già accertato l’avvocato Marco Dugato, la comunicazione fatta da Immobiliare Lido di Classe a all’Ente Parco nell’ottobre di un anno fa, perché potesse esercitare il diritto di prelazione sulle aree, non era redatta nei termini previsti dalla legge. In sostanza la comunicazione avrebbe dovuto contenere l’esatta identificazione delle aree A e B in vendita attraverso l’indicazione delle particelle catastali; l’indicazione del prezzo contenuto nel rogito da stipulare fra Immobiliare e Cpi Real Estate; l’indicazione delle modalità di versamento della somma se in unica soluzione o a rate. A questo si aggiunga che alla comunicazione fu allegato il compromesso fra la Immobiliare Lido di Classe e Cpi Real Estate, scaduto da un anno".

Fu lì che il Parco, dopo aver manifestato l’intenzione di esercitare la prelazione, cercò di contattare il liquidatore Grimaldi senza riuscirci?

"Esattamente ed era ovvio che lui era l’unico interlocutore nella vicenda. Di Mazzei non sapevamo nulla".

Mazzei sostiene anche che il diritto di prelazione avrebbe dovuto essere esteso anche alla zona C del Parco

"Errore, dovuto forse al fatto che non conosce la normativa. È la legge a fissare per le sole aree di massima tutela, A e B, possa esercitarsi il diritto. Ed è per questo che l’azione di riscatto riguarderà solo le due zone A e B a quel prezzo di 437mila euro che noi abbiamo indicato togliendo la zona C. E Cpi Real Estate non potrà opporre nulla, perché così dice la legge…. Voglio dire che a nulla rileva il fatto che recentemente sia intercorso un contratto preliminare di vendita da Cpi Real Estate a Gobbino srl al prezzo di un milione e 60mila euro. Non è di questo passaggio che si sta parlando! Ah, poi vorrei respingere categoricamente l’affermazione di Mazzei quando sostiene che il Comune non avrebbe mai modificato al catasto la destinazione dei terreni una volta edificabili, al fine di riscuotere l’Imu". Sindaco, a ben leggere le dichiarazioni di Mazzei sembra di comprendere che in fondo ci sia una volontà di giungere a un accordo con l’Ente Parco e proprio su tutte e tre le aree…

"Al momento non ci sono certo condizioni per un approccio di qualsiasi genere. Noi abbiamo una sola linea di condotta che è quella di portare a casa Ortazzo e Ortazzino A e B a 437mila euro con l’azione di riscatto. Poi un discorso a parte si può fare con i terreni in zona C, di minor tutela. Staremo a vedere, ma, ribadisco, il primo obiettivo è il riscatto delle aree e sono sicuro che si tratta di una pretesa che ci verrà riconosciuta, nel caso ci si dovesse arrivare, da qualsiasi tribunale, ma mi auguro che non si arrivi alla lite".

Lei punta quindi sul riconoscimento bonario, al di là delle querelle verbali, della legittimità del riscatto!

"L’ho già detto e lo ripeto, noi auspichiamo che i soggetti protagonisti della vendita, avvenuta secondo noi senza il rispetto delle formali comunicazioni per l’esercizio del diritto di prelazione da parte del Parco, comprendano che l’azione di riscatto è totalmente corretta e ci auguriamo possa giungersi al più presto all’acquisizione pubblica dell’intera area, aumentandone così i livelli di tutela e di valorizzazione ai fini naturalistici".