
Continua la "ricostituzione" dell’Ospedale di Lugo che sta, gradualmente, riguadagnando tutte le sue potenzialità. Ad affermarlo, durante l’incontro organizzato venerdì scorso dall’Associazione civica ’Per la Buona Politica’ dal titolo ’Sanità e accesso ai servizi nel distretto della Bassa Romagna: problemi, soluzioni, prospettive’ è stato il direttore sanitario della struttura, Paolo Tarlazzi. "L’Ospedale di Lugo ha pagato un prezzo altissimo imposto dal periodo Covid con una grossa diminuzione della sua capacità produttiva – ha sottolineato Tarlazzi –. E’ stato però facile ripristinare le sue potenzialità grazie all’interesse della direzione dell’ Ausl. E’ fresca la nomina del nuovo direttore dell’Unità operativa di cardiologia, la dottoressa Ricci Lucchi. La criticità più importante ora resta quella del personale, numericamente inferiore alle unità che servono. Al Pronto Soccorso ad esempio, mancano 5 medici, in Cardiologia 4. In quest’ultimo caso, ai medici che lavorano viene chiesto di coprire, in alcune fasce orarie, la medicina di urgenza. In più – ha continuato – nell’ospedale di Lugo esiste un problema di attrattività verso i nuovi professionisti. Il parametro della qualità della vita, al di là del trattamento economico, viene sempre più preso in considerazione. Ad esempio, l’ospedale di Rimini che si trova a 200 metri dal mare risulta essere quello più attrattivo in Regione".
I lavori strutturali eseguiti nel complesso dell’Umberto I hanno portato alla recente ultimazione della "camera calda", il locale in cui vengono accolte le ambulanze, e al prossimo completamento del Padiglione D nel quale, entro giugno, sarà trasferita l’oculistica. Oltre a Tarlazzi, erano fra i relatori Federica Boschi, direttrice distretto sanitario di Lugo, Domenico Dal Re, presidente Ordine dei Farmacisti provincia di Ravenna e Lorenzo Venturini, amministratore del Gruppo Villa Maria Care & Research Emilia-Romagna.
Oltre alle criticità legate alla carenza del personale, restano sul piatto i problemi legati alle liste di attesa e la necessità di incrementare il rapporto con le strutture sanitarie private, come quella del Gruppo Villa Maria Cecilia Hospital che, nel marzo scorso, ha presentato una formale richiesta per divenire anche Istituto di ricerca e studio. "Questo è stato il primo di una serie di incontri su tematiche di interesse pubblico locale che l’associazione Per la Buona Politica intenderà promuovere per i prossimi mesi – ha sottolineato la presidente Grazia Massarenti affiancata dai rappresentanti della lista civica in consiglio comunale, la capogruppo Roberta Bravi ed il consigliere Silvano Verlicchi che ha gestito la serata –. Lo scopo dell’iniziativa è quello di creare un confronto costruttivo fra le parti che compongono il nostro sistema sanitario e assistenziale locale, in considerazione dell’importanza che il diritto alla salute ricopre per la cittadinanza. Per questo – ha concluso – Per la Buona Politica rivolge un appello a tutte le espressioni della società economica, sociale e politica, alle professioni sanitarie, affinché si pervenga a soluzioni condivise con l’impegno da parte di tutti e l’obiettivo di tutelare e salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale e valorizzare tutte le sue componenti".
Monia Savioli