Ospedale di Ravenna, nominati tre nuovi primari

Si tratta di Andrea Rubboli per Cardiologia, Marco Domenicali per Medicina interna e Maurizio Menarini per la Centrale Operativa 118 Romagna

Ospedale di Ravenna

Ospedale di Ravenna

Ravenna, 12 gennaio 2019 – Si chiamano Andrea Rubboli, Marco Domenicali e Maurizio Menarini, i tre nuovi primari nominati a Ravenna dalla Direzione Generale dell’Ausl, rispettivamente per la Cardiologia, la Medicina interna e la Centrale Operativa 118 Romagna ed Emergenza Territoriale.

Nello specifico, il dottor Rubboli viene dall’Ospedale Maggiore e aveva già lavorato all’ospedale di Ravenna per circa due anni prima di recarsi a Bologna, ma ha avuto esperienze lavorative anche a Vicenza, Riccione e, sempre a Bologna, all’Ospedale ‘Sant’Orsola – Malpighi’. Laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna, il professionista ha maturato esperienze formative e lavorative anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Svezia e in Svizzera.

Il dottor Domenicali è medico geriatra, laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna rispettivamente nel 1996 e nel 2000. Dopo varie esperienze all’estero è stato nominato professore associato di Medicina Interna presso l’Alma Mater felsinea.

Il dottor Menarini si è anch’egli laureato e specializzato (in ‘Anestesia e rianimazione’) a Bologna col massimo dei voti. Ha lavorato presso il ‘Sant’Orsola – Malpighi’ e successivamente, e fino ad ora, all’Ospedale Maggiore di Bologna, dove era responsabile medico dell’Elisoccorso. Docente presso l’università di Bologna è stato organizzatore e relatore di vari congressi medici, nazionali e internazionali, e ha all’attivo numerose pubblicazioni.

Sul fronte medicina interna, si conferma la volontà della Direzione aziendale di procedere, dopo l’insediamento del nuovo direttore e una volta stabilizzato l’organico medico, con il progetto, già da tempo annunciato, di separazione dei due piani della Medicina Interna, prevedendo una Struttura Complessa a gestione ospedaliera con orientamento internistico/lungodegenza/post-acuzie, la quale avrà la responsabilità di circa 116 posti letto (somma dei 60 di un piano, dei 10 della cosiddetta ‘Medicina 3’, dei 27 della Lungodegenza di Cervia e dei circa 19 posti letto presenti in Post Acuti ma in carico alla Medicina Interna) e una Struttura Complessa a gestione universitaria che, pur operando sempre nell’ambito della disciplina internistica svilupperà maggiori competenze in settori più specialistici e alla quale sarà affidata la responsabilità dei 60 posti letto di un altro piano.

Tutto ciò rappresenta un evidente arricchimento dell’ospedale, che potrà così beneficiare del prezioso apporto della ricerca associata alla pratica clinica, in un connubio virtuoso, con innegabili riflessi sull’assistenza offerta ai pazienti. Successivamente sarà poi bandito il concorso per il Direttore della Medicina Interna a gestione ospedaliera.