Cane in overdose a Faenza, ingoia anfetamina e muore

Questo il responso del veterinario sul decesso di un animale che aveva infilato il muso in un fazzoletto per terra

L’episodio si è verificato il 28 dicembre (foto di archivio Cardini)

L’episodio si è verificato il 28 dicembre (foto di archivio Cardini)

Faenza (Ravenna), 8 gennaio 2020 - Sarebbe morto per aver ingerito stupefacente, vittima una cane che ha trovato per strada un fazzoletto e dopo averlo masticato si è spento dopo giorni di agonia. Secondo il veterinario "dal comportamento dell’animale è morto per overdose da stupefacenti". È il terribile episodio accaduto a Faenza la fine dell’anno che ha visto come vittima Roby, un Jack Russel maschio di un’anziana faentina alla quale faceva compagnia ormai da anni, formando una coppia inseparabile, spesso a passeggio per la città. A portare a conoscenza l’episodio, verificatosi il 28 dicembre nella zona di viale IV Novembre, un socio della sezione manfreda dell’Enpa, proprietario di una casa di fronte la quale ogni giorno Roby e la sua padrona si fermavano quale tappa obbligata voluta dal cane per ‘salutare’, dietro al cancello, il suo amico Totò, un altro cane.

«Nonostante fossero due maschi – spiega Graziano, il volontario che ha raccontato la vicenda alle volontarie dell’Enpa – si annusavano per un po’ aspettando che progressi a ciascuno di loro un biscottino. La sua padrona, un’anziana signora gentile, ci ringraziava". Roby aveva preso un’abitudine che sembrava piacergli moltissimo. Quando trovava dei fazzoletti di carta per strada li mordicchiava. Nel tardo pomeriggio del 28 il cane lungo la sua strada si è imbattuto in un fazzoletto e come sua abitudine lo ha mordicchiato per un po’ sputandolo poco dopo. Tornato a casa Roby non era più il solito: girava come un vortice attorno a se stesso mordendosi la coda in maniera forsennata. Il povero animale sembrava essere preda di qualcosa. L’anziana la stessa notte ha contattato il suo veterinario.

"Il cane – spiega Stefano Bulzacca, il medico di Roby – presentava una forma eccitativa spaventosa: temperatura altissima, occhi sbarrati, un quadro clinico incredibile, mai visto in tanti anni di carriera. Abbiamo sedato l’animale cercando di abbassargli la temperatura. La mattina successiva il quadro clinico è peggiorato e l’animale presentava battito cardiaco molto rallentato, respiro affannato e temperatura bassissima. Abbiamo rialzato la temperatura in gabbia termica e gli abbiamo praticato della fluido-terapia per alzare la pressione che aveva a valori bassissimi; il cane si era ripreso anche se, vedendo come deambulava, sembrava aver subito delle lesioni celebrali. Dopo diverse ore lo stato di salute sembrava essere migliorato, non però la sua deambulazione. La mattina alle 8.30 è stato sottoposto a visita e malgrado permanessero i problemi di deambulazione il cane sembrava aver risposto alla terapia. Mezz’ora dopo è morto. L’idea che mi sono fatto è che all’interno del fazzoletto che l’animale ci fosse dello stupefacente, ecstasy o comunque sostanze metanfetamine; questo perché per anni ho seguito animali di alcune comunità di tossicodipendenti e ho visto che gli effetti di abusi di quelle sostanze erano proprio quelle che il cane aveva. La cosa è poi stata segnalata ai carabinieri di Faenza. Come indicazione di massima per i proprietari dei cani il consiglio, quando si portano i cani in passeggiata, è di tenerli al guinzaglio corto e di evitare di leccare o ingerire qualsiasi cosa si incontri. Anche perché, al di là del caso specifico, sicuramente un evento limite, esistono malattie che possono contrarre anche solo leccando qualcosa che incontrano per strada". "Siamo addolorati e arrabbiati – dice invece Teresa Ravaioli dell’Enpa di Faenza – per quanto accaduto al cagnolino e alla famiglia, una cosa che sarebbe potuta accadere anche a un bambino se avesse trovato qualcosa per strada".