Ovetto Kinder e salmonella a Ravenna: controlli in corso

I carabinieri del nucleo antisofisticazione devono stabilire se c'è collerazione tra il prodotto e il caso di salmonella per il bimbo di 12 anni (dimesso dall'ospedale): sarebbe il primo in Italia

Un ovetto Kinder in un'immagine d'archivio

Un ovetto Kinder in un'immagine d'archivio

Ravenna, 18 aprile 2022 - I carabinieri stanno analizzando l'ovetto Kinder sequestrato qualche giorno fa per scoprire se è legato al malore che ha colpito un bambino di 12 anni a Ravenna. Una volta terminati gli accertamenti si scoprirà così se esiste una correlazione con il caso di salmonella del bimbo, che ha mangiato l'ovetto di cioccolato prima di sentirsi male. Se le analisi dessero esito positivo, sarebbe il primo caso in Italia, dopo i numerosi episodi simili che si sono ripetuti nei giorni scorsi nel nord Europa.

Aggiornamento Le analisi del Nas: nessuna traccia nell'ovetto di cioccolato

È successo qualche giorno fa a Ravenna: il piccolo è stato ricoverato in ospedale, ma è già stato dimesso visto che le sue condizioni non sono preoccupanti. Dopo l'arrivo in pronto soccorso e l'esposto dei genitori, i Nas di Bologna hanno sequestrato un ovetto di cioccolata Kinder ancora incartato, che fa parte di una confezione da tre, uno dei quali è stato mangiato dal bimbo prima di sentirsi male. Anche la sorella, che aveva mangiato lo stesso prodotto, ha accusato qualche piccolo malessere, ma senza dover ricorrere alle cure ospedaliere. I carabinieri del nucleo antisofisticazione hanno quindi sequestrato l'ovetto rimasto: l'obiettivo è analizzarlo per capire se possa esserci una correlazione fra il prodotto e la salmonella. Il focolaio di salmonella da prodotti di cioccolata scoppiato in vari paesi europei nelle scorse settimane riguarda in prevalenza bambini sotto i dieci anni.

L'Efsa e l'Ecdc, le autorità europee preposte alla sicurezza alimentare e alla prevenzione e al controllo delle malattie, stimano 150 casi, a fronte di una media annuale che in Europa si aggira sui 150 casi. Gli Stati interessati sono Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Belgio, dove la Ferrero ha disposto a scopo precauzionale la sospensione dell'attività dello stabilimento di Arlon. Non l'Italia, per cui si continua a produrre ad Alba (Cuneo).

Secondo quanto ricostruito da Efsa e Ecdc, nel dicembre 2021 il ceppo di salmonella è stato rilevato in un serbatoio di latticello proprio nello stabilimento belga. Sono state adottate misure igieniche e aumentati campionamenti e test dei prodotti e dell'ambiente di lavorazione. Dopo nuovi test negativi per il batterio, la produzione e la distribuzione dei prodotti è andata avanti. A seguito di controlli ufficiali, l'autorità per la sicurezza alimentare in Belgio ha ritirato l'autorizzazione alla produzione e l'azienda ha richiamato tutti i prodotti usciti dallo stabilimento di Arlon, indipendentemente dal numero di lotto o dalla data di scadenza, mentre la magistratura belga ha avviato un'indagine.