Pala Bubani, si cerca un nuovo gestore

Pubblicato un bando relativo al quinquennio 2023-2028. Sembra che ci sia un soggetto economico interessato

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Via libera alla gara d’appalto per l’affidamento del servizio di gestione del palazzetto dello sport Dino Bubani per il quinquennio luglio 2023-giugno 2028. Dopo la ristrutturazione degli anni passati, a luglio del prossimo anno scadrà la convenzione della precedente gestione, oggi in capo a Roberto Carboni, già gestore degli impianti natatori di Faenza e altre cittadine dell’Unione faentina. Il Pala Bubani, come è conosciuto in città uno dei luoghi più amati dai tifosi della palla a spicchi e dove si sono consumate le gare più emozionanti del campionato di basket femminile, fino al raggiungimento del tetto d’Europa, dal prossimo anno potrebbe cambiare gestore. Dopo la ristrutturazione che ha portato a una profonda trasformazione e adeguamento del Palazzo alle normative antincendio, antisismiche e per la sicurezza dei frequentatori, il contratto per la sua gestione è in scadenza. Così il Servizio Sport dell’Unione della Romagna Faentina ha pubblicato sul suo sito l’avviso per raccogliere eventuali adesioni da chi fosse interessato a proseguire nella gestione.

L’impianto sportivo è costituito dal campo con tribune e utilizzato abitualmente per il basket, quattro palestre di 256 metri quadri, 88 metri quadri, 101 metri quadri e 35 metri quadri, usate dalla ginnastica ritmica e artistica, dalla boxe e dalla scuola di danza al primo piano. Si sommano poi 14 ripostigli di materiale sportivo, 11 uffici, la biglietteria, lo spazio per un piccolo bar e diversi locali tecnici. La tribuna, dopo l’ultimo upgrade, può ospitare sino a 770 spettatori. L’amministrazione, per la nuova gestione, riconoscerà un corrispettivo a titolo di contributo pubblico per il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario di 25mila euro, Iva esclusa. Il concessionario gestirà e rilascerà le concessioni d’uso alle singole associazioni e società sportive che ne chiederanno l’utilizzo e a lui competerà la pulizia giornaliera della struttura, la manutenzione ordinaria delle strutture, degli impianti e dei servizi, oltre ovviamente ai costi delle utenze dell’energia elettrica, dell’acqua e del riscaldamento. Il gestore avrà diritto ai proventi derivanti dall’applicazione delle tariffe definite dall’amministrazione e quelli connessi alla gestione dell’impianto sportivo quali spazi pubblicitari, sponsorizzazioni autonomamente acquisite, contributi e liberalità. L’aggiudicazione del servizio di gestione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, secondo i ben informati, sembra che ci sia già un soggetto economico interessato a rilevare la gestione.