Parco della Pace, opere d’arte poco rispettate

Un esempio: il lavoro di Claude Rahir, da poco restaurato, è usato come parete per scalata e qualche decoro risulta gia danneggiato

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Il Parco della Pace, l’area verde nata tra il 1984 e il 1988 come museo all’aperto e area giochi tra le via Marconi e Marzabotto, continua a non essere considerata preziosa dal punto di vista artistico.

Voluta dall’associazione Mosaicisti Contemporanei, è arricchita di numerose grandi opere a mosaico a tema pace e amicizia tra i popoli, da cui deriva l’intitolazione del parco. Ma sono proprio queste ultime la principale attrazione del giardino per i numerosi bambini e ragazzi che frequentano l’area, data la vicinanza a diversi istituti scolastici dal quartiere stadio.

L’opera di Claude Rahir, recentemente restaurata, non è stata ripristinata all’originale funzione di fontana e vista la particolare conformazione, è utilizzata come parete per scalata nonostante sia costituita anche da pietre appuntite e qualche decoro, appena posizionato, risulta gia danneggiato.

Da poco ristrutturato e utilizzato come scaletta è il ‘Francobollo’ dell’Accademia belle arti di Ravenna a volte utilizzato anche come parete di rimbalzo per la palla insieme ad altre opere del parco in particolare il mosaico con il grande albero di Josette Deru e il muro concavo di Jerry Carter.

Vedere persone sedute sulle panchine è normale, ma capita molto spesso di vedere gente seduta sulle ‘Ali della pace’ di Edda Mally che per la particolare fisionomia sembra essere confortevole e, particolarmente grave, è la situazione del tappeto 25 per 18 metri di Mimmo Paladino dove buche nelle parti chiuse con il cemento ma anche nel mosaico stesso risultano essere molto pericolose.

La protezione o la recinzione delle importanti opere d’arte, oltre al buon senso di chi usufruisce di questo polmone verde, potrebbe essere la prima cura per una vera valorizzazione di questo museo all’aperto unico nel suo genere, per il quale sarebbe opportuno rispettare gli orari di apertura e chiusura,ancora segnalati ma da tempo non accade più, in quanto lasciato aperto 24 ore su 24.

Marco Beneventi