Parco delle Lavandaie, iniziative per valorizzarlo

Il Comune di Lugo ha deliberato il progetto di massima per la selezione di proposte come eventi sulla storia dell’area verde .

Parco delle Lavandaie, iniziative per valorizzarlo

Parco delle Lavandaie, iniziative per valorizzarlo

Si cercano progetti per il parco delle Lavandaie di Lugo. L’area, un tempo definita parco dei Mulini, ha iniziato ad avere un ruolo sempre più rilevante nell’ambito delle zone verdi della città. Il nome richiama il passato storico dell’area e soprattutto del ponte, luogo in cui le lavandaie si recavano per lavare i panni a inizio ‘900, sfruttando l’acqua del canale e i gradoni sui quali trattavano la biancheria. Per valorizzare ancora di più il parco delle Lavandaie, già protagonista di varie iniziative durante l’arco dell’anno, il Comune ha deliberato il progetto di massima "per la ricerca e la selezione di proposte progettuali inerenti alla co-realizzazione del progetto di valorizzazione del Parco delle Lavandaie" mettendo a disposizione dell’ente del terzo settore individuato una somma massima di 8.000 euro. Servirà a sostenere le iniziative messe in campo, che dovranno tenere conto delle specifiche richieste per la cura del verde legate alle normative che regolano l’Area di Riequilibrio Ecologico ‘Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano’ alla quale il parco è adiacente e che comprende oltre al canale dei Mulini, il Bosco di Fusignano, il parco del Loto, l’ex cava Gattelli e l’area di laminazione di via Brignani.

Fra le regole è inserito il divieto di utilizzo di diserbanti chimici, di urbanizzazione, di realizzazione di impianti di illuminazione pubblica o privata per evitare si alterata la luminosità notturna e il divieto di attraversamento con nuove linee elettriche di alta e media tensione. Per questo il progetto chiede "attenzione e cura nella scelta delle attività da realizzarsi nel Parco delle Lavandaie, con particolare riguardo alle zone adiacenti alla sopracitata area di riequilibrio". La guida alle attività ammesse contempla l’organizzazione di eventi dedicati alla storia del parco e della sua natura di polmone verde, la cura degli spazi, la programmazione e la gestione dei cartelloni in collaborazione con il Comune e un’attenzione agli allestimenti temporanei. Gli eventi non dovranno essere più di sei al mese durante il periodo estivo con un massimo di tre concerti o attività con musica. Al Comune, oltre al versamento del contributo massimo di 8.000 euro resta in carico l’organizzazione degli sfalci dell’area e la gestione della manutenzione straordinaria e ordinaria dello spazio.

Monia Savioli