Ieri sera è arrivato il via libera da parte del MInistero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con cui si sancisce, nell’ambito delle attività previste dal ’Pnrr Green Ports’ il finanziamento di circa 10 milioni e mezzo di euro per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico (nella foto) progettato dall’Autorità Portuale di Ravenna.
Da molti mesi l’Autorità Portuale sta lavorando per la realizzazione di un grande impianto di produzione di energia elettrica da fotovoltaico, del quale è stata completata la progettazione esecutiva, destinato a sorgere su una superficie di oltre 25 ettari nell’area ex Sarom situata sul Canale Candiano lungo via Trieste, una zona industriale dismessa, un tempo occupata da una raffineria ed oggi bonificata e riconvertita alla produzione di energia verde per il porto. Il progetto, che nasce per soddisfare tramite fonti rinnovabili i fabbisogni energetici delle imprese portuali, prevede che l’impianto produca energia verde anche per le banchine del Terminal Passeggeri di Porto Corsini, ovvero per l’alimentazione elettrica delle navi da crociera, con una consistente riduzione delle emissioni di anidride carbonica e dell’inquinamento acustico prodotto dai motori endotermici. Il progetto che l’Autorità Portuale ha denominato ’Zero immissioni: sviluppo di una piattaforma per l’autoproduzione di energia in porto da fonte solare’, si colloca nell’ambito dell’efficientamento infrastrutturale ed energetico dell’intera area portuale, in linea con l’obiettivo ambientale programmato nel Pnrr. Nella gestione complessiva dell’impianto, l’energia prodotta, circa 20 megawatt, sarà prima ceduta alla Comunità Energetica Portuale che la ridistribuirà alle attività portuali dando priorità ai servizi pubblici, tra i quali il più importante sarà proprio l’impianto di Cold ironing in costruzione presso il Terminal Crociere.
"L’obiettivo primario - dichiara Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale - è rendere il più autonoma possibile l’area portuale utilizzando energia da fonte rinnovabile al fine di favorire l’impatto zero delle attività portuali. È ora importante procedere speditamente con l’attuazione del progetto e per questo l’area dove sorgerà l’impianto verrà sgomberata e ripulita. Bisogna avviare al più presto il cantiere".