"Trasferiamo i pavoni da Punta Marina"

Il paese si è diviso fra chi li ama e chi non li sopporta più. Il sindaco: "Sono un problema igienico, ne porteremo via alcuni"

Alcune foto dei pavoni a Punta Marina, perfettamente a loro agio

Alcune foto dei pavoni a Punta Marina, perfettamente a loro agio

Punta Marina (Ravenna), 21 ottobre 2022 - Dopo i daini arriva ‘l’affaire’ pavoni. Gli esemplari di Punta Marina Terme, c’è chi sostiene siano più di cento, verranno trasferiti. Almeno in parte. Lo ha annunciato alcune sere fa il sindaco Michele de Pascale al termine di una riunione con la cittadinanza sulla località. Dopo aver trascorso gran parte del confronto discutendo del rigassificatore, ecco che sul finale qualcuno ha chiesto lumi sui pavoni, perché gli abitanti sono di fatto spaccati tra ammiratori, convinti che i volatili rappresentino ormai l’identità di Punta, e detrattori, stanchi di deiezioni e versi striduli a tutte le ore del giorno e della notte. "Il numero eccessivo – spiega il sindaco – rende la loro presenza problematica anche dal punto di vista igienico sanitario. Per questo abbiamo deciso di fare un tentativo, ridurre il numero e vedere se in questo modo si riesce a creare anche un equilibrio che soddisfi tutti gli abitanti di Punta Marina, quelli favorevoli e quelli contrari alla loro presenza".

Così nei primi giorni della prossima settimana verrà pubblicato un avviso per individuare chi fosse interessato a prelevare gli esemplari per trasferirli in allevamenti ornamentali o in parchi. "Chi risponderà al bando – prosegue de Pascale – dovrà avere le licenze necessarie e dovrà occuparsi anche della cattura e del trasferimento degli animali. È un primo tentativo, dopo l’iniziale trasferimento ci rivedremo per capire come è andata e se ha funzionato. Di sicuro un numero così elevato di esemplari non può rimanere nella località".

Da anni i pavoni hanno scelto Punta Marina come loro casa e in poco tempo sono diventati una vera e propria colonia. Si sono insediati nella pinetina dell’ex Colonia Onfa abbandonata e ben presto hanno iniziato a moltiplicarsi. Se un paio d’anni fa il Comune stimava che fossero una trentina, ora c’è chi assicura che siano più di cento, anche se è difficile censirli. La loro presenza ha da subito, o quasi, diviso gli abitanti della località, tra chi è diventato un loro grande estimatore, senza dubbio è un piacere vederli passeggiare eleganti, fieri e per niente intimiditi tra le vie del centro, e chi invece non ne può più perché spostano i coppi in cima alle case, lasciano escrementi ovunque, mangiano i fiori dei giardini e sembra addirittura la coibentazione dei tetti. E poi ci sono i loro canti, non proprio gradevolissimi soprattutto alle prime luci dell’alba.