"Peccato annullare ‘Classe al chiaro di luna’"

Il comitato cittadino del paese alza la voce: "Comune e Regione hanno deciso di dirottare i fondi verso il Ravenna Festival..."

Il Comitato cittadino di Classe proprio non l’ha ‘digerita’ la decisione di annullare la rassegna ‘Classe al chiaro di luna’ che, nelle scorse due estati, aveva allietato la località con musica e spettacoli vari, portando pubblico anche da fuori Ravenna. L’impossibilità da parte degli organizzatori, ossia della fondazione RavennAntica, è stata resa nota circa un mese fa.

"Ci abbiamo creduto fino all’ultimo – racconta il presidente del Comitato cittadino di Classe, Antonio Puglisi – e, con noi, la stessa Fondazione che già dallo scorso settembre era al lavoro per una nuova edizione anche se più ridimensionata. Purtroppo il nostro sostegno e quello di alcuni sponsor non è stato sufficiente. La dura realtà è che il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna hanno deciso di ‘dirottare’ le poche risorse disponibili verso il ‘Ravenna Festival’, manifestazione che non ha certo bisogno di presentazione ma che è d’élite e meno nazionalpopolare rispetto alla nostra. In soli due anni ‘Classe al chiaro di luna’ ha fatto riscoprire e apprezzare Classe non solo a residenti e ravennati, ma a tante persone provenienti da fuori città: chi da Cesena ma anche chi da Modena o Reggio Emilia. Ancora oggi riceviamo telefonate da parte di chi l’ha conosciuta e desidera conoscere il nuovo programma. A loro, con rammarico, spieghiamo che quest’estate non si farà".

Pugliesi è consapevole che, anche volendo, ormai non ci sono più le condizioni per rimediare quest’anno, ma il suo obiettivo è far sì che la rassegna ritorni l’estate prossima. "È impensabile – aggiunge Puglisi – non usare quell’ampia area verde davanti al museo. Sembra fatta apposta per organizzare eventi. Fra l’altro la rassegna, dove il nostro comitato era impegnato nel controllo del pubblico, ha tutte le carte in regola per crescere ulteriormente e diventare qualcosa di ancora più grande". ‘Classe al chiaro di luna’ è stata un’ottima soluzione nelle due estati in cui il mondo dello spettacolo era in gran parte fermo a causa della pandemia e in cui l’unica alternativa era fare qualcosa all’aperto. Ora che la ‘macchina’ si è rimessa in moto, paradossalmente, le cose si sono complicate perché è un pullulare di iniziative e un lievitare di cachet.

Lo stesso Puglisi ricorda, per esempio, che chiamare i Nomadi per un evento costava circa 12 mila euro, quest’anno il doppio. Il Comitato organizzerà quattro commedie dialettali, mentre gli amici di Classe Archeologia e Cultura iniziative varie alla Vecchia Pesa. "’Classe al chiaro di luna’ era uno spettacolo nello spettacolo – conclude Puglisi –. Ci teniamo così tanto che abbiamo persino speso oltre 5 mila euro, grazie a sponsor, per installare 22 fioriere nel percorso dalla basilica al museo, in modo da rendere il passaggio più aggraziato".

Roberta Bezzi