"Per me, insegnante di 65 anni, niente siero per pochi giorni"

Guido Froda, dell’Ic Darsena non ha potuto ricevere la dose. AstraZeneca perchè oltre. l’età massima: "Cosa fare ora?"

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La lotta al Covid procede e si allarga anche negli ambulatori dei medici di famiglia, dove da lunedì sono iniziate le somministrazioni del vaccino di tipo AstraZeneca al personale scolastico. A mettere però i bastoni fra le ruote alla campagna non c’è solo una fornitura che ancora, come più volte ribadito dai vertici di Ausl Romagna, stenta a soddisfare il fabbisogno o anche solo la capacità di somministrazione dell’Azienda. Ad aggiungere problemi ai problemi è una burocrazia che, in certi casi, provoca un cortocircuito di difficile comprensione. Soprattutto per chi ne viene interessato in prima persona.

Questo è il caso di Guido Fronda, insegnante di lettere all’Istituto Comprensivo Darsena, scuola media Montanari, che, come lui stesso dichiara: "Ho avuto la sfortuna di nascere il 5 febbraio del 1956 e compiere quindi meno di un mese prima di ricevere il vaccino i 65 anni che mi impediscono ora di avere una dose Astrazeneca del siero". Per districare il ginepraio normativo contro cui si è scontrato Guido Froda, occorre precisare che in Italia il vaccino di tipo AstraZeneca, quello destinato al personale scolastico, non possa essere somministrato a persone che abbiano più di 64 anni e 364 giorni. Ca va sans dire, il professor Fronda è di poco oltre questa soglia, ma pur prendendone atto sottolinea: "Avevo eseguito la prenotazione e per il 2 marzo avrei dovuto vaccinarmi nell’ambulatorio del mio medico curante, poi, poco prima, verificando la documentazione il dottore si è accorto del fatto che non rientrassi nel target per un pugno di giorni. Subito ho chiesto cosa potessi fare – continua – e mi è stato detto di rivolgermi al mio dirigente scolastico per avere un tramite con l’Ausl e così ho fatto e sono in attesa di risposte. Così come mi sono rivolto al sindaco, per segnalare quello che non credo sia un problema che riguardi solo me. D’altronde, con l’età per andare in pensione fissata ai 67 anni, voglio dire, credo ci siano tanti altri colleghi che dovranno ancora lavorare e che semplicemente richiedano un pari trattamento rispetto ai colleghi".

Al momento infatti, il paradosso che ne deriva è il fatto che tanti colleghi 30enni siano già stati vaccinati, quando persone come Fronda, invece, siamo al momento "Esodati dalla salute", come spiega in conclusione il docente dell’Ic Darsena: "Mi auspico una soluzione in breve tempo. In Gran Bretagna so che il vaccino Astrazeneca sia già stato somministrato senza conseguenze a persone anche 70enni, oppure capire se c’è la possibilità di fornire per il personale scolastico anche alcune dosi Pfizer per chi, come me, vive questa fase di stallo per i motivi predetti".

f.z.