MONIA SAVIOLI
Cronaca

Perseguitano le ex compagne. Arrestati dai carabinieri

Un 32enne e un 34enne sono stati denunciati per stalking dalle vittime. Per entrambi disposto il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri .

Ad arrestare i due sono stati i carabinieri (foto repertorio)

Ad arrestare i due sono stati i carabinieri (foto repertorio)

Molestie e minacce: due giovani arrestati per stalking. I carabinieri della Stazione di Lavezzola hanno tratto in arresto un 34enne e un 32enne accusati di stalking (reato previsto e punito dall’articolo 612-bis del codice penale).

L’intervento dei militari è stato determinato dalla richiesta di aiuto delle due donne, una giunta tramite il numero di emergenza 112. L’altra si è recata personalmente presso la sede della Stazione carabinieri di Lavezzola. La mattina del 21 maggio, una giovane si è presentata in caserma per sporgere denuncia nei confronti dell’ex fidanzato, dal quale veniva molestata e minacciata con messaggi WhatsApp, scritti e vocali. Il racconto della vittima ha permesso di ricostruire anche altri episodi di

violenza e vessazioni che avrebbe subito anche nel recente passato. Nella notte del 23 maggio, i militari della Stazione di Lavezzola sono intervenuti presso l’abitazione di un’altra ragazza che stava ricevendo sul proprio cellulare messaggi, audio e video di minacce e insulti dall’ex compagno che le avevano generato uno stato di forte ansia e paura.

La successiva denuncia della vittima ha permesso, anche in questo caso, di ricostruire altri episodi di violenze e vessazioni subite negli ultimi due anni.

"Al riguardo – spiega la nota dei carabinieri –, va sottolineata l’efficacia della nuova normativa in materia di codice rosso, che ha consentito di procedere al previsto arresto in flagranza differita per entrambi gli ex conviventi, grazie alle prove raccolte sull’ultimo atto persecutorio denunciato, consumato nelle precedenti 48 ore dall’intervento dei carabinieri e cristallizzato con l’acquisizione della messaggistica rimasta sul telefono cellulare". Dei reati è stata data comunicazione al magistrato di turno che ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida. In sede di convalida il Tribunale di Ravenna ha applicato per entrambi la misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla persona offesa, con l’installazione del braccialetto elettronico.