Pestato due volte da sei connazionali

Massa Lombarda, muratore tunisino prima è stato aggredito sotto casa poi davanti a un bar. Autori identificati grazie alle telecamere

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La prima volta si sono presentati direttamente a casa sua, probabilmente per regolare i conti di un debito non saldato, e dove, dopo averlo accerchiato, lo hanno aggredito, portandogli via il giubbotto con dentro dei soldi. Ma quel primo agguato non sarebbe bastato a risolvere la vertenza. Così, qualche sera fa, c’è stato un secondo round, con la vittima nuovamente aggredita fuori da un locale pubblico di Massa Lombarda. L’intervento dei carabinieri, che hanno visionato i filmati delle telecamere comunali della zona, hanno consentito di individuare i presunti responsabili di quella spedizione punitiva. Si tratta di sei cittadini di nazionalità tunisina, di età comprese tra i 24 e i 38 anni, tra cui diversi con precedente e tutti residenti o domiciliati a Massa Lombarda, che ora devono rispondere di rapina e lesioni aggravate nei confronti di un connazionale. Ancora non si conosce il movente di quanto accaduto e i carabinieri sono al lavoro per ricostruire i possibili scenari.

La vittima lavora come muratore e anche i suoi aggressori operano nel campo dell’edilizia. Non si esclude, come prima pista, quello di un dissidio maturato proprio in ambiente lavorativo, ma anche altre ipotesi al momento non vengono scartate. La prima spedizione punitiva risale alla serata del 4 dicembre scorso. L’uomo si trovava nel garage della propria abitazione quando ha ricevuto la visita, inattesa, dei suoi connazionali. I primi tentativi di arrivare a un chiarimento non sarebbero andati a buon fine. A quel punto i toni hanno cominciato ad alzarsi e gli ospiti sono passati alle vie di fatto, malmenando il connazionale e sottraendogli il giubbotto con portafogli ed effetti personali. L’uomo, inizialmente, non ha sporto denuncia. Ha però dovuto farlo qualche giorno dopo, quando nuovamente si è trovato davanti le stesse sei persone. Questa volta non si trovava a casa, ma in un bar. Forse si erano dati appuntamento per un chiarimento, che alla fine non c’è stato. Per la seconda volta il muratore è stato preso a pugni e questa volta si è visto costretto a richiedere l’intervento dell’ambulanza, che lo ha trasportato al pronto soccorso, e dei carabinieri, ai quali ha riferito l’accaduto. Attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, è stato possibile identificare i possibili autori di entrambe le aggressioni, che al momento sono indagati a piede libero.

Lorenzo Priviato