Pêtito "e’ badzêva al nùval", battezzava le nuvole. Nel senso che associava la forma delle nuvole a qualche animale. Se si trovava al lavoro nei campi con altri, diceva:"E’ pê…" (Sembra) e seguiva il nome di un animale. Se le nuvole mutavano forma, cambiava il nome dell’animale. Si diceva che battezzare le nuvole attenuasse il pericolo che poteva venire da esse. Pêtito, più che per rispetto della tradizione, battezzava le nuvole perché ne era affascinato. E a volte gridava ai suoi compagni di lavoro: "Fermiv! Gvardì só coma che egl’è bëli al nùval" (Guardate su come son belle le nuvole). Quando morì, i figli lo esposero nell’aia in una cassa aperta perché Pètito potesse salutare, per l’ultima volta, le nuvole che aveva tanto amato.
Potrebbe interessarti anche
Cronaca
Mauro Guerra in tribunale: manifestazione in centro a Ravenna per sostenere il veterinario
Cronaca
Nuova casa per La piccola Betlemme. La sede è via Leonardo Da Vinci
Cronaca
Sabato visita guidata ai capolavori restaurati della Pinacoteca
Cronaca
Un’idrovora per il territorio . Costa mezzo milione di euro, 360mila sono ancora da trovare
Cronaca
Parco Mita, lotta al degrado. Dall’1 dicembre scatta l’ordinanza anti-alcol