REDAZIONE RAVENNA

Pêtito, che ’battezzava’ le nuvole

Pêtito amava battezzare le nuvole con nomi di animali, credendo che ciò attenuasse il pericolo che potevano portare. Affascinato dalle nuvole, le salutò per l'ultima volta quando morì, esposto nell'aia in una cassa aperta.

Pêtito "e’ badzêva al nùval", battezzava le nuvole. Nel senso che associava la forma delle nuvole a qualche animale. Se si trovava al lavoro nei campi con altri, diceva:"E’ pê…" (Sembra) e seguiva il nome di un animale. Se le nuvole mutavano forma, cambiava il nome dell’animale. Si diceva che battezzare le nuvole attenuasse il pericolo che poteva venire da esse. Pêtito, più che per rispetto della tradizione, battezzava le nuvole perché ne era affascinato. E a volte gridava ai suoi compagni di lavoro: "Fermiv! Gvardì só coma che egl’è bëli al nùval" (Guardate su come son belle le nuvole). Quando morì, i figli lo esposero nell’aia in una cassa aperta perché Pètito potesse salutare, per l’ultima volta, le nuvole che aveva tanto amato.