Più bus per gli studenti, didattica a distanza a Riolo Terme

La decisione di turni di ’dad’ è stata presa dall’istituto alberghiero della cittadina nel Faentino, per evitare il sovraffollamento dei mezzi

Migration

Potenziati i trasporti per pendolari e studenti. E sugli assembramenti interverranno agenti e steward. Sono questi i risultati della riunione a livello provinciale che si è tenuta ieri mattina per fare il punto sul tema dei trasporti pubblici su gomma per studenti e pendolari. Al tavolo di lavoro, coordinato dalla Provincia, c’erano anche i dirigenti degli istituti scolastici, l’Agenzia della mobilità per la Romagna e i gestori del servizio di trasporto. Una riunione convocata a fronte delle criticità emerse e dell’aumento dei contagi.

Sono emersi alcuni punti fermi su come affrontare la situazione. "L’incontro – spiega la delegata dalla Provincia, Maria Luisa Martinez – a nostro avviso è andato molto bene. Tutti gli ingressi scolastici, al momento, rimangono quelli canonici. Dall’Ufficio scolastico provinciale partirà poi una richiesta alla Prefettura per organizzare un servizio con agenti, vigili o steward alle fermate, davanti alle scuole e in alcune strade che si riempiono di ragazzi per evitare che, una volta scesi dai bus o all’uscita degli istituti, si formino assembramenti. Sul fronte del numero dei mezzi invece, questi sono già stati aumentati sulle linee più complicate". Intanto, per ‘alleggerire’ il flusso di studenti sui trasporti, in alcune scuole, come l’Alberghiero di Riolo Terme, si sta proponendo ai ragazzi a rotazione, un giorno alla settimana, la didattica a distanza. "È una scelta della scuola – continua Martinez –, in accordo con docenti e famiglie; un modello che altri non si sentono di replicare per problemi organizzativi e gestionali con i docenti. La riunione si è conclusa con l’impegno tra le parti di risentirci e organizzare una nuova riunione nel caso di modifiche rispetto a quanto detto".

"Dai controlli effettuati – ha invece detto Davide Missiroli, consigliere delegato per Mete, agenzia dei gestori dei trasporti su gomma – siamo attorno al 65% di capienza dei mezzi, sotto al limite dell’80% previsto. Sulla provincia sono stati aggiunti 32 mezzi per un totale di circa 90 corse. Nuovi mezzi sono stati aggiunti sulle linee Alfonsine-Lugo, San Pietro in Vicoli-Ravenna, Marina di Ravenna-Porto Fuori-Ravenna e un’altra sulla quale stiamo ragionando. Devo però ammettere che la scelta di alcune scuole di proporre la didattica a distanza un giorno alla settimana ha diminuito del 20% il ‘carico’ sui mezzi". Missiroli, però, avverte su possibili nuove richieste al mondo dei trasporti. "Per il futuro, se le cose dovessero mutare e si dovesse decidere per una capienza nei mezzi pubblici inferiore all’80%, nascerebbe un problema di logistica, soprattutto per la carenza di personale più che di mezzi. A quel punto sarebbe opportuno ragionare non sull’offerta ma sull’utenza" che, tradotto, vorrebbe dire cominciare a ragionare su un giorno di didattica a distanza (o ’dad’) nelle scuole per ’alleggerire’ il trasporto pubblico.

a. v.