"Piano per le colonie, che fine ha fatto?"

A Pinarella e Tagliata l’incontro organizzato dalle associazioni di categoria sui problemi della località

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L’incontro dell’altro pomeriggio con gli imprenditori di Pinarella e Tagliata ha concluso il ciclo di consultazioni con gli operatori economici per trarre un bilancio della stagione estiva e fare il punto sui problemi più stringenti delle quattro frazioni: Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata. All’ordine del giorno dell’assemblea, organizzata congiuntamente dalle associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato, oltre all’andamento della stagione – buona per presenze, meno soddisfacente per redditualità - il sistema di raccolta rifiuti porta a porta, che sarà attivato anche a Pinarella e Tagliata nel 2022, e problemi inerenti l’ordine pubblico. Un acceso dibattito fra i numerosi intervenuti ha messo in luce le criticità della zona, prima fra tutte la degradata situazione della zona colonie: un ammasso di edifici fatiscenti, ricettacolo di clandestini e senzatetto. Il cosiddetto ‘piano delle colonie’, che avrebbe dovuto ridare nuova linfa alla località, non ha mai funzionato e la normativa vigente non è attrattiva per gli investitori. "Stiamo vivendo un processo di degrado che avanza – hanno ribadito gli operatori – perché oltre alle colonie chiuse da decenni si stanno aggiungendo le piccole pensioni che non ce la fanno a sopravvivere aumentando così l’area di degrado".

C’è poi un rischio che è già realtà, ossia: "che queste colonie, all’asta per pochi soldi, vengano acquistate da enti o associazioni per alloggiare nuovi profughi. Purtroppo, collegato ai profughi c’è un sistema di clandestinità difficilmente controllabile, tant’è che la zona è una delle più grandi piazze di spaccio di stupefacenti della Romagna". Tutti d’accordo nell’affermare che se non si parte dalla riqualificazione delle colonie, i problemi di Pinarella e Tagliata resteranno tali, a prescindere dal nuovo lungomare, in progettazione, che dovrà comprendere il viale Italia, la spiaggia e soprattutto la pineta, unico e grande punto di forza della località. Molto sentito il problema dell’ordine pubblico, non tanto legato agli assembramenti, ma per questioni di sicurezza in merito ad azioni illecite che si sviluppano nella zona colonie e in pineta. Per questo gli operatori chiedono con forza l’attivazione del posto di polizia, molto importante perché funge da deterrente e infonde sicurezza ai turisti. Non meno importanti i lavori di manutenzioni su strade e marciapiedi, in gran parte impraticabili.

"Ciò che manca – dicono – è una progettualità, sono mancati piani di sviluppo e investimenti importanti di cui hanno beneficiato invece le altre località. Pinarella e Tagliata si sono sempre accontentate di piccoli ritocchi senza avere l’ambizione di chiedere di più ma poiché rappresentano il 25% delle presenze del comune, è venuto il momento di accendere i riflettori su queste frazioni e chiedere investimenti adeguati a ciò che produce". Affrontati anche il tema della raccolta rifiuti porta a porta e quello della Bolkestein, una spada di Damocle per i bagnini che preoccupa tutte le categorie perché rischia di mettere a repentaglio la caratteristica offerta romagnola. Le richieste degli operatori sono state raccolte dalle associazioni di categoria e saranno presentate con un documento congiunto al sindaco.

Rosa Barbieri