Marina di Ravenna, Piero Motta dona una 'cernia-scultura' all'associazione Paguro

Ora potrà essere fotografata dai sub al relitto, in futuro sarà collocata all'interno del museo nazionale delle attività subacquee

L'opera di Piero Motta

L'opera di Piero Motta

Marina di Ravenna, 31 maggio 2017 - Dallo scorso 27 maggio, l’habitat del relitto del Paguro a Marina di Ravenna si è arricchito di una nuova specie: una cernia di 150 centimetri di lunghezza. Si tratta dell’opera costruita con rottami dallo scultore Piero Motta nell’ambito del progetto ‘Riciclittici’ – promosso da Aipai Unesco – con lo scopo di raccontare l’acqua e il suo inestimabile valore.

La scultura di Motta raffigura una cernia ed è stata realizzata interamente assemblando vecchi attrezzi e rottami. Rimarrà nel sito del relitto del Paguro fino all’autunno prossimo. Successivamente la scultura sarà recuperata e troverà collocazione permanente all’interno del Museo Nazionale delle Attività Subacquee di Marina di Ravenna. L’opera è stata collocata presso i tralicci delle piattaforme ENI con cui dal 2000 c’è una concessione con l’Associazione Paguro, a ulteriore testimonianza della valenza ambientale, scientifica e ora anche artistica della creazione di reef artificiali nel mare. L’opera donata da Motta potrà essere oggetto di ammirazione e fotografata dalle migliaia di sub che ogni anno si recano sul relitto.