
Una foto di marzo quando vennero messi i sigilli al Pineta di Milano Marittima (Zani)
Ravenna, 23 aprile 2023 – Già in tanti, anche a livello istituzionale, l’avevano inquadrata come la soluzione migliore. E l’impasse, dopo una trattativa privata andata avanti per alcune settimane, si è risolta nelle ultime ore: sarà una società legata al noto stilista fiorentino Roberto Cavalli a gestire il Pineta di Milano Marittima.
L’accordo con la proprietà dei muri, la Romagna srl, ha naturalmente contorni riservati: ma, oltre al canone d’affitto annuale, probabilmente prevede anche il ripianamento del debito da 142 mila euro che la precedente gestione, quella della milanese Hdp22, aveva accumulato per via di varie mensilità non saldate. In parallelo la gestione Cavalli si era già assicurata la possibilità di subentrate nell’affitto del ramo d’azienda dopo la convalida del sequestro giudiziale.
A questo punto dunque manca solo un numero per chiudere il cerchio: la data d’inaugurazione nel nuovo Pineta.
Una lunga cavalcata tra ostacoli e buche quella della celeberrima discoteca rivierasca partita il 4 dicembre scorso, giorno nel quale il giudice Paolo Gilotta aveva dichiarato Andromeda srl in liquidazione giudiziale nominando curatore il commercialista Claudio Colatorti.
Ai più fino a quel momento, il nome di quella srl non aveva detto molto: ma Andromeda fino al 22 marzo 2022 aveva gestito il Pineta. La cessione del ramo d’azienda ad Hdp22 per poco più di 47 mila euro in quota contanti (non saldati al 31 dicembre scorso), era stata perfezionata davanti a un notaio di Arezzo, città della quale è originario il 42enne Marco Amadori, residente a Cervia e inquadrato come amministratore di fatto di Andromeda oltre che presidente della srl milanese.
Secondo la liquidazione, avrebbe cioè ceduto il locale a se stesso. Tale circostanza e lo sfratto pendente per via dell’azione promossa da Romagna srl, avevano dettato il contesto della richiesta di sequestro scattato il 3 marzo e confermato il 20 dello stesso mese dal giudice Piervittorio Farinella.
A quel punto lo sforzo del curatore per dare in affitto compendio aziendale assieme all’immobile, si era ulteriormente intensificato: l’obiettivo era recuperare soldi da distribuire tra i creditori di Andromeda (debito da circa 1,5 milioni).
E così il 28 marzo nello studio del legale del curatore, l’avvocato Marco Bigari, una società amministrata da Cavalli, la Freedom srl, l’aveva spuntata sulle dirette concorrenti al termine di una sorta di gara.
Erano arrivate le congratulazioni del sindaco di Cervia massimo Medri. E si era profilata la possibilità che a dare una mano nel locale, potesse essere un nome conosciuto del suo passato: Chicco Cangini. Sembrava ormai che la discoteca potesse farcela per Pasqua.
E invece il 3 aprile, ecco l’ultimo colpo di scena: il giudice Pietro Baronio aveva convalidato lo sfratto dell’azienda – così come aveva chiesto Romagna srl attraverso l’avvocato Giuseppe Della Casa - disponendo la riconsegna dell’immobile libero da persone e cose per il 15 di aprile. In realtà quel giorno non era accaduto nulla. Intanto le trattative erano andante avanti. In diversi avevano manifestato interesse verso la blasonata discoteca. Anche se Cavalli era sempre apparso il meglio piazzato: ora la conferma. Sui titoli di coda, bisogna fare i conti con un ultimo passaggio sui tavoli del tribunale: a fine maggio davanti alla corte d’appello di Bologna, verrà discusso il reclamo proposto contro la sentenza del 4 dicembre scorso.