Pineta Ramazzotti, tre roghi dolosi in 8 giorni

Dopo quelli del 24 e del 26 luglio, un altro incendio ieri. La Pro loco di Lido di Dante: "Il miglior modo per salvaguardarla è portare gente"

Migration

Tre roghi, tutti dolosi, nell’arco di otto giorni e nel mirino lo stesso tratto di pineta, la pineta Ramazzotti di Lido di Dante. Il primo incendio risale al 24 luglio scorso, cinque giorni dopo il decennale di quello devastante che interessò circa 65 ettari del polmone verde distruggendone cinquanta. Una domenica infuocata, il 24 luglio scorso, con un ettaro e mezzo di pineta andato in fumo. Due giorni dopo, il 26 luglio, nuovi fuochi appiccati nella stessa area. E infine ieri mattina il terzo rogo doloso con una pioggia di chiamate arrivate ai vigili del fuoco di Ravenna per l’avvistamento di fumo e odore di bruciato proveniente dalla pineta di Lido di Dante. Anche questa volta i pompieri sono accorsi sul posto con tre squadre e dodici uomini, con autopompa e autobotte, più due mezzi da Cervia. L’intervento è terminate verso le 8.15.

Immediate le reazioni, a partire dalla Pro Loco di Lido di Dante che si definisce "estremamente addolorata nel vedere il proprio polmone verde, la pineta Ramazzotti, continuamente presa di mira da incendi dolosi". Dall’associazione viene proposto il lancio di "iniziative volte alla sensibilizzazione ma soprattutto al monitoraggio e alla salvaguardia del territorio. Andando ad ampliare l‘escursionismo nella pineta Ramazzotti, nelle varie fasce orarie del giorno e della notte, supportati da guide certificate e organizzando escursioni via mare si potrebbe sì godere dello splendido panorama ma anche avere una vigilanza di larga veduta. Pensiamo che il miglior modo di salvaguardare la nostra pineta sia portare gente". Non solo: dalla Pro loco di Lido di Dante affermano che "sarebbe molto utile il ripristino immediato delle due telecamere del progetto Guardia ai Fuochi, poste sulla torretta all’inizio della pineta Ramazzotti e valutare bene un eventuale chiusura del secondo tratto di viale Catone, strada parallela al campeggio".

Altre proposte arrivano dalla rete di associazioni ‘Salviamo il fratino della costa ravennate’ che lancia una campagna di presidi di controllo, appellandosi ai cittadini. Il primo è in programma stasera dalle 20 alle 22, con ritrovo all’inizio di via Catone a Lido di Dante. L’Aner (Associazione naturista emiliano romagnola) con il presidente, l’avvocato Jeanpascal Marcacci, infine stigmatizza gli ultimi avvenimenti accaduti sulla spiaggia della Bassona a Lido di Dante. "La pineta retrostante la nostra storica spiaggia nudo naturista – scrive Marcacci – sta subendo attacchi incendiari ripetuti ad opera di nemici dell’ambiente che profittano della confusione in loco e anche per l’assenza di regole chiare sulla fruizione di pineta ed arenile. L’indeterminato protrarsi della chiusura (fino al 15 agosto, ndr), vista la scomparsa del fratino già dopo il primo rogo di fine luglio, ha esacerbato gli animi dei frequentatori". "Basta con divieti immotivati piuttosto i forestali aiutino i vigili del fuoco a spegnere gli incendi".