Piscina salva fino a ottobre, poi il bando

Il contributo promesso dal Comune spinge il gestore a prorogare il contratto. Conservati l’agonistica, i corsi estivi e 17 posti di lavoro

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Le telefonate con cui il gestore spiegava di non farcela più a sostenere bollette quadruplicate, paventando la chiusura della piscina comunale dopo il 31 maggio, a scadenza di contratto biennale, avevano messo in subbuglio le società natatorie. A stretto giro, dopo una serie di incontri serrati tra i vertici di Pool 4.0 e amministrazione comunale, è tornato il sereno. La piscina resterà aperta e la gestione è stata prorogata fino a ottobre, quando è previsto il bando da 22milioni per trasformare l’impianto di via Falconieri in uno di levatura internazionale. Da un lato il Comune offrirà un altro sussidio – il secondo, dopo un primo di 50mila euro – a parziale copertura dei costi delle bollette, dall’altro il gestore accetta il sacrificio, salvando attività agonistica, i Centri ricreativi estivi e, non ultimi, 17 posti di lavoro. "Sto per inviare lettera al Comune con la quale accettiamo una proroga della gestione fino a ottobre – spiegava ieri il presidente di Pool 4.0, Davide Gilli –; il Comune si è impegnato a un ulteriore contributo, al momento non precisato, per il periodo gennaio-maggio. Una sorta di ’gentlemen’s agreement’ in cui ciascuno deve fare la propria parte. Intanto è arrivata la bolletta di aprile: 37mila euro, da aggiungere a quelle del primo trimestre" che hanno segnato un rincaro del 315% rispetto all’anno prima. In estate, peraltro, la piscina è allo scoperto e le bollette saranno meno pesanti. Così si è arrivati a una proroga della gestione: Pool 4.0 aveva chiesto fino a settembre, il Comune ha insistito per ottobre. Intanto il direttore della piscina, Fabrizio Berlese, sta ricontattando le società natatorie, rassicurandole sul prosieguo dell’attività. Solo con i Cre la Libertas nuoto, a titolo di esempio, muove fino a 120 bambini a settimana: "La prospettiva della chiusura ci aveva allarmati – ammette il presidente Roberto Scozzoli –, da imprenditore posso testimoniare che questi rincari hanno colto tutti di sorpresa. Vero anche che un’impresa avveduta è in grado di tenere da parte economie proprio per i tempi di magra. Molti agricoltori stanno accettando di lavorare in pareggio, se va bene, pur di tenersi i clienti. Il gestore ci ha detto che terrà la piscina aperta, pur lavorando in perdita. È un sacrificio che apprezziamo". La buona notizia fa tirare un sospiro di sollievo anche alle famiglie di 17 lavoratori, per i quali verosimilmente il nuovo bando prevederà una clausola di riassunzione, come già successo per il passaggio di testimone nel 2019 tra il precedente gestore e l’attuale. Il progetto di finanza approvato è quello di Arco Lavori rispetto alla quale, precisa Gilli, "c’è dialogo ma la nostra è una società autonoma. Loro costruiscono, noi facciamo un altro mestiere".

Intanto questa mattina è in agenda l’assemblea costituente dell’associazione regionale dei gestori di impianti sportivi, col l’obiettivo di avere maggiore forza al cospetto di enti locali e soprattutto Governo.

Lorenzo Priviato